Mediaset zoppica nell’export di fiction, tiene solo l’Est Europa

Da un articolo di Claudio Plazzotta su ItaliOggi del 13 febbraio 2014:

C’è stato un tempo, non molto lontano (diciamo fino al 2007), in cui le produzioni seriali di Mediaset riuscivano a conquistare il mondo: da Elisa di Rivombrosa, nelle sue tre edizioni a partire dal 2002, che venne venduta perfino in Cina, in Lituania, negli Emirati Arabi, passando poi per le due serie dedicate a Giovanni Paolo II (Karol, un uomo diventato Papa, del 2004, e poi Karol, un Papa rimasto uomo, del 2005) che furono comprate ovunque, fino ai boom del Capo dei capi (2007) e di Squadra antimafia (2009), trasmessi dagli Stati Uniti alla Australia, dal Regno Unito alla Germania, dalla Francia al Giappone.

La crisi economica generale e un calo di investimenti in fiction hanno invece probabilmente ridotto le ambizioni della serialità del Biscione. Che, dal 2010 in avanti, ha avuto come sbocchi distributivi oltre confine principalmente i paesi dell’Est europeo. Mediaset Distribution, divisione dedicata allo sviluppo del business estero con oltre 500 titoli in catalogo, rimane comunque una attività che produce margini: vale poco, «con ricavi per qualche milione di euro», come spiegano dal Biscione, ma è un business ad alta marginalità. In effetti i costi fissi sono bassi: alcuni addetti, e qualche spesa per stand, brochure e trasferte in occasione dei tre principali mercati, ovvero il Mipcom e il Miptv, che si tengono a Cannes, e il Natpe di Miami.

Delle ultime produzioni seriali Mediaset, tanto per fare qualche esempio, Le tre rose di Eva (2011) è stata venduta nei territori della Ex Unione Sovietica, in Bulgaria, Romania, Slovacchia, Polonia, Turchia, Ungheria e Vietnam. L’onore e il rispetto (terza serie del 2011) è sbarcato in Albania, Bulgaria, Serbia e nella ex Urss. Invece Il delitto di via Poma (2011) è piaciuto molto nei paesi musulmani: Arabia, Emirati Arabi Uniti, Malaysia, mentre Il clan dei camorristi (2011) è rimasto confinato all’Europa e poco più (Finlandia, Norvegia, Benelux e Georgia).

Pure le serie del 2010 hanno una distribuzione estera simile: Un amore e una vendetta, ad esempio, copre benissimo tutto l’Est Europa; così come Il peccato e la vergogna e Il Tredicesimo apostolo – Il prescelto. Sangue caldo riesce a piacere pure in Iran e Vietnam. Ma, insomma, verrebbe da dire, con Manuela Arcuri e Gabriel Garko, che sono tra gli attori prescelti della fiction del Biscione, si spende probabilmente poco, si ha un buon successo in Italia, ma, varcati i confini, non si va molto lontani.

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