Osservatorio Agcom: 2,4 mln di italiani senza accesso Internet. Il mobile dimezza il digital divide

Per l’Agcom la banda larga italiana cresce, ma lascia ben 2,4 milioni di italiani (4% del totale) privi di accesso a linee con velocità di almeno 2 mega. L’ultima fotografia scattata dall’Autorità garante per le comunicazioni nell’abituale Osservatorio trimestrale sul mercato delle tlc, relativo al secondo trimestre del 2013, descrive le note condizioni della malandata Rete italiana.

Le regioni che più soffrono per il digital divide, secondo quanto emerge dallo studio, sono Molise, Basilicata e Calabria. Negli ultimi 12 mesi gli accessi a banda larga sono cresciuti di circa 310 mila unità, a 13,9 milioni. Telecom Italia scende al di sotto del 50%, mentre crescono Fastweb (+1,3%) e gli operatori minori, rappresentati in larga parte da quelli WiMax (+1,1%). Linkem ad esempio nella prima metà del 2013 ha nel complesso superato le 250 mila linee e rappresenta oltre il 57% dello specifico segmento, seguita da Aria con il 37% circa.

Sulla rete fissa prosegue inesorabile l’erosione delle linee, scese a 21,33 milioni, 500 mila in meno rispetto ai 12 mesi precedenti. Si registra un calo di Telecom (-2%), che si colloca al 63,5%. Cresce contestualmente sia su base annuale (+1,4%) che trimestrale (+0,3%) la quota Fastweb, mentre Vodafone e Wind registrano flessioni assai contenute sia su base annua che trimestrale e Tiscali segna un leggero aumento (+0,2%) su base annua.

Lo studio rileva quindi 2,37 milioni di italiani ancora in «digital divide», senza alcun accesso alla banda larga, pari al 4% del totale della popolazione. Circa l’8,8% si ritiene essere la quota in digital divide da rete fissa di cui solo circa il 3,8% per mancanza assoluta di servizio Adsl e il 3,2% con accesso a velocita inferiore a 2Mbps. Il restante 2% circa si stima essere la quota coperta solo nominalmente dalla banda larga ma effettivamente impossibilitato a raggiungere velocita superiori a 2Mbps per problemi di linea lunga.  L’indice si riduce al 4%, spiega l’Agcom, grazie alla copertura wireless da rete mobile che, soprattutto in ambito rurale, consente l’accesso alla bandalarga tramite tecnologia alternativa all’Adsl. Si stima che circa il 4,8% della popolazione possa attualmente accedere alla banda larga solo grazie a tecnologie wireless. Si stima che Campania, Sardegna, Sicilia, Lazio, Puglia e Lombardia siano le regioni con minore digital divide “netto”, mentre Emilia Romagna (62,6%) e Puglia (71,4%) sono le regioni con il maggior contributo del mobile alla riduzione del digital divide.

Cresce, invece, sia su base annua (+334 mila linee) che trimestrale (+140 mila) la customer base mobile, che registra una sempre più netta predilezione per smartphone e tablet. A testimonianza di questo trend, il fatto che le sim prepagate sono diminuite di 1,46 milioni, mentre quelle in abbonamento sono aumentate di 1,79 milioni. In due anni le sim in abbonamento sono cresciute di 3,7 milioni mentre le prepagate hanno subito una flessione per circa 2,1 milioni.

Lo studio dell’Osservatorio Agcom infine riporta che a fine giugno gli sms (43,1 miliardi) sono in calo del 10% rispetto alla prima metà del 2012, confermando quanto già segnalato nel primo trimestre circa la progressiva diffusione delle app di messaggistica mobile. Le sim che nel secondo trimestre hanno effettuato traffico dati hanno superato i 32 milioni, in decisa crescita (+20%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Diminuiscono le sim solo voce, mentre le chiavette hanno raggiunto nel trimestre aprile-giugno una consistenza di circa 8,6 milioni (+24,6%). Da inizio anno il traffico dati è cresciuto del 33%.

Fonte: lastampa.it | key4biz.it | agcom.it

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