Agcom: si amplia lo “spread digitale” italiano

In audizione al Senato il presidente Agcom Cardani lancia l’allarme: “Il nostro Paese ben al di sotto della media Ue sul fronte e-gov ed e-commerce”

Lo spread digitale dell’Italia rispetto ai partner comunitari si fa sempre più ampio. Ad evidenziarlo è il presidente dell’Autorità delle comunicazioni Angelo Marcello Cardani, in audizione alla Commissione Industria del Senato.

Sul piano dell’ e-governement, «la percentuale di popolazione che ha dialogato almeno una volta online con la pubblica amministrazione negli ultimi 12 mesi – ha detto Cardani – in Italia è pari al 22% contro una media UE del 41%, con 11 paesi che hanno già superato la soglia obiettivo stabilita da Bruxelles per il 2020».

Per quanto riguarda l’e-commerce, ha detto ancora il presidente Agcom, «l’Italia è terz’ultima con una quota del 15% di popolazione, a fronte del 42,7% di media UE, con 9 paesi oltre la soglia-obiettivo». Il presidente dell’Agcom ha inoltre evidenziato che tali canali potrebbero essere maggiormente sfruttati dalle piccole e medie imprese.

Fonte: Ansa

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