Rai: arrivano le nomine, critiche da Pd e Idv

rai concessione statoVia libera dal nuovo Consiglio di amministrazione della Rai presieduto da Annamaria Tarantola ai nuovi vertici della Sipra, la concessionaria pubblicitaria del servizio pubblico. Il cda, con astensione del consigliere di area centrodestra Antonio Verro, ha approvato la proposta del direttore generale Luigi Gubitosi di assumenre in prima persona la presidenza della società, che sarà guidata insieme a Lorenza Lei, nominata ad.

Con loro nel cda siederanno anche i direttori delle tre reti generaliste: Rai1, Rai2, Rai3. Sul direttore generale Sipra, invece, si stanno vagliando candidati esterni. Roberto Sergio, presidente uscente Sipra, passa alla presidenza di RaiWay, l’asset che gestisce le infrastrutture e gli impianti per la trasmissione e la diffusione tv e radio della Rai. Stefano Ciccotti è invece stato designato ad di RaiWay, e nel consiglio siederanno inoltre Luca Balestrieri e Luigi Rocchi.

Fra le altre nomine varate ieri dal cda, ha trovato conferma la scelta di Gubitosi di Eleonora Andreatta a nuovo direttore di Rai Fiction in sostituzione di Del Noce. Il cda ha anche deliberato all’unanimità i nuovi criteri di designazione dei consiglieri di amministrazione delle società del gruppo stabilendo che tali organi siano interamente composti da dirigenti Rai in servizio, fatti salvi casi straordinari e adeguatamente motivati.

 Ma le polemiche sulle nomine non sono mancate. «Non possiamo che osservare con sconcerto le nomine di Sipra», dichiara Matteo Orfini (Pd). «In uno dei settori strategici della concorrenza sono state nominate persone degnissime, ma prive di esperienza nel settore». Pancho Pardi dell’Idv critica la designazione della Lei, «fedelissima berlusconiana», alla cassaforte aziendale: «Dimostra come il servizio pubblico resti schiavo del conflitto di interessi».

Il Consiglio Rai ha espresso il proprio gradimento all’implementazione del progetto relativo all’unificazione delle testate di Rai News e Televideo, al fine di razionalizzare il modello organizzaztivo delle testate, dando mandato al direttore generale di procedere all’elaborazione del relativo progetto operativo che sarà sviluppato con il contributo delle testate coinvolte.

Fonti: ItaliaOggi | La Repubblica

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