Pubblicità ancora in calo: -7,5% per il primo trimestre 2012

La crisi del mercato della pubblicità dei media si aggrava in questo primo trimestre del 2012. Nel mese di marzo la raccolta pubblicitaria ha registrato un calo del 10% negli investimenti, il che ha portato la media del trimestre a una variazione del -7,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 1,994 miliardi di euro in termini assoluti.

Da gennaio a marzo il bilancio è comunque molto negativo. Secondo i dati Nielsen, la raccolta su tv e quotidiani è calata dell’8,3% per entrambi, anche se il peso in valori assoluti è diverso. I periodici hanno visto diminuire la raccolta del 10,8%, mentre le uniche due voci in crescita sono quelle relative a Internet (+8,5%) e Out of home tv (+11,6%). Il Web sta rallentando rispetto alle performance tradizionali, anche se il display (banner e loro evoluzioni) è cresciuto del 20,1%.

Gran parte di queste variazioni derivano da una stretta dei maggiori investitori. L’alimentare, per cominciare, ha ridotto la spesa del 7,7%, questo nonostante per i consumi non sia andata così male: la grande distribuzione, infatti, ha registrato fatturati solo leggermente negativi, mentre a crescere del 4% sono stati i discount. Il secondo settore per investimenti, quello automobilistico, ha ridotto la spesa in pubblicità del 5,6%, mentre il terzo, le tlc, addirittura del 24%.

Ad aver incrementato la comunicazione sono stati farmaceutici/sanitari (+4,4%) e finanza/assicurazioni con un ottimo +19,5%. Sulla tv la finanza ha fatto crescere gli investimenti con un +37,5%. Sulla radio anche l’abbigliamento è cresciuto con +57%.  Mentre il settore alimentare si è buttato su Internet con +175%. La farmaceutica ha invece investito sui quotidiani con +17%, così come la finanza e le assicurazioni, +16,7%. E ancora farmaceutica sui magazine a +8,6%.

Fonte: ItaliaOggi

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