Rai: parte in Parlamento la discussione per la riforma

Gli uffici di presidenza delle commissioni Trasporti e Cultura della Camera, riuniti in sede congiunta, hanno deciso di avviare la discussione in sede referente delle proposte di riforma della Rai. Una riforma che però potrebbe rivelarsi un fuoco di paglia nell’ottica dell’indipendenza della tv di Stato dalla politica.

L’esame inizierà il 3 maggio, il giorno precedente la prima convocazione dell’assemblea dei soci di Viale Mazzini (la seconda è prevista l’8 maggio) per l’approvazione del bilancio, atto dopo il quale formalmente sarà possibile il rinnovo dell’attuale vertice della tv pubblica. Sono numerose le proposte di legge di riforma della Rai depositate alla Camera. Tra le altre, quella del luglio 2010 del Pd (primi firmatari Pierluigi Bersani, Dario Franceschini, Michele Meta e Manuela Ghizzoni); quella presentata, sempre dal fronte Pd, a inizio legislatura, da Roberto Zaccaria; tre a firma del radicale Marco Beltrandi e ancora quelle depositate da Giuseppe Giulietti (Gruppo Misto, portavoce di Articolo 21), Italo Bocchino (Fli), Renato Cambursano (Gruppo Misto).

Scartate le soluzioni di stralcio delle regole della Legge Gasparri (che attualmente consegna ai partiti politici le nomine del Consiglio di amministrazione Rai), e quella della privatizzazione, l’ipotesi più accreditata da fonti politiche sarebbe quella di una conferma del dg Lorenza Lei, candidata alla successione di se stessa e sponsorizzata dal Vaticano, con un Cda “tecnico” attraverso i nuovi meccanismi di governance che il governo Monti vorrebbe introdurre. I piani di riforma dell’esecutivo, osteggiati da Pdl e Lega, vorrebbero introdurre la figura di un super-direttore generale con ampi poteri di manager-commissario e la nomina di 3 dirigenti esterni dalla politica ed esperti in materia.

In una nota congiunta il deputato e capogruppo del Pd in commissione Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta, ed il collega Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21 dichiarano: «Finalmente il Parlamento avvia l’esame delle proposte di legge, così come avevamo chiesto nelle scorse settimane, per la riforma della governance della Rai depositate da più di un anno. Si apre in questo modo una discussione molto attesa e che ci auguriamo possa essere arricchita dal contributo di tutti coloro che intendono rilanciare il servizio pubblico, dopo anni difficili. Ci auguriamo che anche il Governo voglia esplicitare in quali modi e in quali forme intende liberare la Rai e le autorità dalle interferenze della politica e dei partiti».

Fonti: Ansa | AGI

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