TI Media: una vendita in cerca d’autore

Telecom Italia Media, l’asset televisivo di Telecom Italia, secondo le innumerovoli indiscrezioni di questi ultimi mesi dovrebbe essere ceduto (sono tre le ipotesi: vendita, cessione parziale o delisting) o al meno valorizzato al meglio. Ma nonostate le voci degli interessamenti del Gruppo L’Espresso, della concessionaria Cairo Communication e degli arabi di Al Jazeera, la vendita della società guidata da Giovanni Stella rimane ancora in cerca d’autore.

Telecom Italia (a cui fa capo il 77,7% del polo media) in effetti non ha mai realmente scommesso in termini di investimenti sullo sviluppo delle potenzialità media. Ma che non si decide a cedere il passo. Qualche ulteriore indicazione potrebbe emergere con la presentazione del piano industriale fissata per il prossimo 21 febbraio. E nel frattempo il titolo segna un +4% da inizio anno. Lo scorso giugno Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, aveva affidato un incarico esplorativo a Mediobanca per la valorizzazione della società a cui, tra l’altro, fanno capo La7, il 51% di Mtv Italia, oltre i canali «spin off» nati con l’era digitale (tra cui La7D) .

Anche Giovanni Stella, ad del polo media, aveva a sua parlato di ipotesi relative all’ingresso di un nuovo socio. E le terne di nomi non erano mancati. Molte ipotesi, tra cui Canal Plus. Sky Italia (che per di più aveva rinunciato al beauty contest, prima della rimessa in discussione della procedura stessa) e lo stesso Gruppo Espresso. Negli ultimi tempi il tiro è stato corretto. In realtà, stando alla versione ufficiale, il gruppo starebbe puntando a un socio di peso, ma non sarebbe interessato a lasciare il timone. «Non vogliamo vendere TI Media, vogliamo realizzare una partnership che gli permetta di crescere, mantenendo l’indipendenza che ha trainato il successo di La7» ha recentemente spiegato in merito Bernabè. E sulla stampa è apparso quasi il nome di Urbano Cairo, che per La7 cura una raccolta pubblicitaria in ascesa. Secondo le indiscrezioni l’editore sarebbe stato interessato ad una quota intorno al 15%. Un’ipotesi che pur avendo scaldato il titolo tv in Borsa non ha convinto la neppure la stessa Mediobanca.

Fonte: Borsa&Finanza

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