Tv convergente: il 2012 sarà l’anno delle Smart Tv, e l’UE avvia la regolamentazione

L’ultima edizione del CES di Las Vegas (Consumer Electronics Show), povera di grandissime novità, ha messo in chiaro una volte per tutte che il 2012 appena iniziato, oltre ad essere l’anno presunto delle fine del mondo (!), darà inizio all’era delle Smart Tv. Secondo quanto riportato da Strategy Analytics, l’epoca della Tv convergente, tra televisione e Internet, è già cominciata: si stima che sono stati oltre 400 milioni i dispositivi Smart TV in uso alla fine dello scorso anno e 1,6 miliardi saranno adottati in tutto il mondo entro il 2014.

La Tv connessa ha infatti invaso la fiera dell’elettronica di Las Vegas. I maggiori brand di tecnologia hanno presentano le loro Smart Tv con tanto di strumenti social, connessioni Wi-fi e applicazioni per le piattaforme Over The Top. Secondo Luca Di Cesare, Managing Director Italia di smartclip (www.smartclip.com), leader europeo per il video advertising, sono 5 le maggiori tendenze del 2012 che faranno espandere il settore delle Smart TV:

  • Una recente ricerca di YouGov prevede che i grandi eventi sportivi in ​​programma per il 2012, come le Olimpiadi di Londra e il Campionato Europeo di calcio, saranno driver determinanti per guidare le vendite di Smart TV. Inoltre, la possibilità di accedere a contenuti on-demand in viaggio sarà cruciale, per permettere a tutte le persone fuori casa di assistere ai maggiori eventi sportivi, dove e quando lo desiderano.
  • Le Tv connesse aprono un mondo di opportunità per gli inserzionisti. La multicanalità video consentirà alle aziende di offrire soluzioni adv sempre più mirate ed efficaci.
  • Grazie alla Social Tv, timidamente introdotta in Italia da Mediaset, diventerà un’abitudine scambiarsi opinioni in tempo reale con altri spettatori di un programma televisivo. Il Social TV Trends Report 2011 rivela che oltre tre quarti della popolazione interagisce con altre tecnologie mentre guarda la TV. Per esempio, il 43% degli inglesi commenta lo show TV che sta guardando su Twitter, Facebook o tramite i telefoni cellulari, mentre il 76% naviga in rete, utilizza una game console o ascolta la radio, intanto che la televisione è accesa. Le emittenti TV combineranno video-on-demand, video web e le community di Twitter e Facebook in modo da dare al proprio pubblico la possibilità di interagire con i contenuti televisivi preferiti e prolungare l’esperienza di intrattenimento, mentre agli inserzionisti sarà offerto un modo innovativo per proporsi all’audience.
  • La Tv convergente regala ai consumatori la fruizione dei propri video in ogni luogo e in ogni momento, nella tipica modalità di consumo differito dei contenuti slegato dai vecchi palinsesti. Con la possibilità di navigare in Internet dal proprio televisore, si potrà ripetere l’esperienza dal proprio tablet, dalla console di gioco e dallo smartphone con un solo click. Con la Smart TV, gli spettatori potranno votare, accedere a rich-content, blog, tweet e a una infinità di applicazioni, il tutto tramite le impostazioni del loro televisore.
  • L’interactive video advertising online sarà efficace nell’era delle Smart TV e offrirà la possibilità agli inserzionisti di produrre contenuti sempre più sofisticati. Dalla gamification della TV alla rivoluzione dell’advertising partecipativo, il valore aggiunto dell’interattività dei contenuti è arrivato a maturazione industriale e conseguentemente, inizia a monetizzare.

La prevista esplosione del mercato delle tv connesse ha spinto l’Unione Europea a dotarsi di una nuova regolamentazione in linea con le tendenze del presente. Neelie Kroes, commissario responsabile per l’Agenda Digitale, ha annunciato ieri che per la prima volta la Commissione pubblicherà un documento programmatico sulle Smart TV. «Tra soli 2 o 3 anni il 90% dei televisori venduti in Europa – ha detto Kroes davanti al Parlamento europeo di Bruxelles – saranno collegabili a Internet. Già ora, la metà dei consumatori europei utilizzano video-on-demand e al di là dell’Atlantico, Netflix (servizio che permette di noleggiare DVD tramite la rete) è già la principale fonte di traffico online». «Questo documento che produrremo – ha continuato la Kroes – servirà a capire come integrare i segnali di radiodiffusione, come applicare le regole tradizionali della pubblicità, le leggi per la tutela dei minori. Non dobbiamo commettere l’errore dell’industria musicale – ha indicato Kroes – che ha abbracciato le opportunità dell’era digitale con dieci anni di ritardo».

Fonti: ANSA | ADVexpress

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