Reporter senza Frontiere: Italia 61esima per libertà di stampa

Il 2011 è stato un anno grigio per la libertà di stampa e per il lavoro dei giornalisti nei 179 Paesi del mondo, secondo l’ultimo rapporto di Reporter senza Frontiere, reso noto il 25 gennaio 2012.

A peggiorare è soprattutto la situazione delle grandi democrazie, come gli Usa che dal 20° posto della classifica 2010 precipitano al 47° nel 2011. L’Italia è 61ª, la Francia è al 38° posto, mentre Finlandia e Norvegia confermano il loro primo posto ex aequo. Comincia a migliorare invece la situazione in Tunisia (134°), mentre l’Egitto, teatro di numerose violenze ai danni dei giornalisti, perde 39 punti e scende in 166ª posizione.

«L’Italia, che ha ancora circa una dozzina di giornalisti sotto protezione – si legge nel testo di Rsf -, con le dimissioni di Silvio Berlusconi ha da poco voltato la pagina del conflitto di interesse. Ciò nonostante il basso posizionamento in classifica porta ancora i segni del vecchio governo, soprattutto per il nuovo tentativo di introdurre una legge bavaglio e per l’intenzione di filtrare arbitrariamente i contenuti della Rete». Un tentativo di censura di Internet tornato alla ribalta con la famigerata e assurda legge Fava, che vorrebbe obbligare gli Hosting Provider ad applicare un monitoraggio preventivo, e sotto la denuncia di un qualsiasi soggetto, che vuole farsi giustizia da solo, costringerebbe gli ISP a rimuovere i contenuti online.

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