Auditel, nuovo ritardo del venerdì. Sky: “sistema inadeguato per le esigenze di mercato”

Siamo al terzo venerdì di vistosi ritardi sulla comunicazione dei dati di ascolto tv dell’Auditel. Ritardi dovuti, si dice, alla difficoltà oggettiva del società di statistica di rilevare gli ascolti diffusi sui piccoli canali locali, che il giovedì sera trasmettono il programma Servizio Pubblico di Santoro. (Rivedi qui la sesta puntata dell’8 dicembre di Servizio Pubblico)

Sky Italia, che nel prime time del giovedì ospita sui suoi canali sia Servizio Pubblico che X Factor, programmi che fanno registrare  un’audience notevole per il satellite, rompe il silenzio, e dopo l‘esposto  inviato all’Antitrust sul sospetto di dati d’ascolto non propriamente corretti, esprime oggi rammarico e denuncia l’inadeguatezza mostrata dal sistema di rilevazione. «Il sistema di rilevazione Auditel è ormai inadeguato rispetto alle reali esigenze del mercato. Sky Italia – si legge infatti in una nota – prende atto con rammarico che oggi, per la terza volta nelle ultime sei settimane, Auditel non è in grado di rilasciare i dati di ascolto relativi alla giornata di giovedì nell‘orario abituale, facendo registrare ritardi di diverse ore motivati da problematiche di carattere tecnico». La società auspica un confronto tra gli operatori su come adeguare il sistema con «trasparenza, efficienza e non discriminazione».

Auditel, ricorda Sky, «è una società privata, che effettua un servizio in regime di monopolio e che per tale servizio viene compensata da tutti gli operatori del settore. Sui dati prodotti quotidianamente da Auditel si basa la valutazione della performance dell’intero mercato televisivo, una valutazione che impatta direttamente sui ricavi del settore, un settore cruciale per la crescita economica del Paese ma anche per tutto il ‘Sistema Italia’ in considerazione del ruolo fondamentale di traino che svolge la pubblicità per le imprese che hanno un prodotto da far conoscere ai consumatori italiani». Inoltre i dati «determinano il successo o l’insuccesso» delle produzioni.

«Questa condizione di monopolio e la delicatezza e sensibilità dei dati forniti da Auditel – insiste Sky – rendono dunque necessario che l’attività svolta da questa azienda non solo sia estremamente efficiente e in linea con i migliori benchmark internazionali, ma anche che questa avvenga secondo criteri di massima trasparenza e non discriminazione. Le problematiche riscontrate in queste ultime settimane purtroppo invece ci dicono che tale efficienza tecnica non solo non è stata raggiunta ma più in generale il sistema appare ormai inadeguato rispetto alle reali esigenze del mercato. D’altronde Auditel basa la sua struttura di governance e la sua impostazione più generale sostanzialmente sullo stesso modello creato quando la società nacque oltre 27 anni fa».

Impostazione che oggi, con la moltiplicazione dei sistemi distributivi, «risulta evidentemente antiquata. La rilevazione dell’ascolto della giornata di giovedì – ricorda ancora la società – è infatti particolarmente emblematica, visto che vanno in onda Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro, che si basa su di un sistema distributivo del tutto innovativo che unisce televisioni locali, web e pay-tv in diretta contemporanea e della nuova edizione di X Factor che per la prima volta ha introdotto un genere tradizionalmente riservato alla free to air su un canale pay, con un successo al di là delle aspettative. In questo periodo di grande difficoltà economica per il paese, in cui è doveroso per ogni impresa impegnarsi nel contribuire al meglio per riportare l’Italia a crescere, crediamo che sia importante – dice ancora Sky – che tutti gli operatori televisivi, assieme ai rappresentanti degli inserzionisti pubblicitari e degli acquirenti di spazi media si incontrino per confrontarsi costruttivamente su come adeguare il sistema di rilevazione degli ascolti televisivi alle esigenze reali del mercato, in un’ottica di trasparenza, efficienza e non discriminazione».

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