Switch-off Toscana. L’Uncem denuncia: “E’ una giungla di parabole, spesso inutili”

Il passaggio alla televisione digitale terrestre in questa prima fase ha coinvolto molti comuni montani della Toscana. (Qui il calendario completo)

Dalla Sala Operativa costituita da UNCEM Toscana e Regione si segnalano pochi problemi per alcuni comuni e alcune criticità per la transizione prevista nella settimana prossima (ad esempio per il comune di Poppi). In molti comuni si registra l’assenza dei segnali di La7 e di Telecom Italia Media. E molte emittenti locali, penalizzate dall’enorme ritardo dell’assegnazione delle frequenze da parte del Ministero, non sono riuscite ad attivare in tempo i segnali in tecnica digitale.

Intanto il Presidente di UNCEM Toscana, Oreste Giurlani, critica l’approccio allo Switch-off delle categorie degli antennisti e dei commercianti: «Stiamo assistendo ad una vera e propria giungla delle parabole, perché sempre più parabole, spesso inutili, si stanno installando sulle case dei cittadini toscani che sono così portati a spendere cifre a partire da 300 euro anche se non indispensabili».

«Ciò accade – ha continuato Giurlani – perché sia gli antennisti, che i punti vendita, pur di non approfondire la situazione specifica dell’utente che chiede informazioni sulla propria situazione di copertura digitale, molto spesso vedono, nell’installazione della parabola, la soluzione più rapida agli eventuali problemi, quando invece basterebbe attendere qualche giorno per vedere tutto chiaramente attraverso il segnale Digitale Terrestre».

Gli sforzi degli Enti Locali con le Emittenti regionali per poter coprire il più alto numero di abitanti della Toscana, collide quindi con i comportamenti degli antennisti e dei commercianti che suggeriscono di installare le parabole utilizzando così il segnale satellitare che però penalizza le emittenti locali, come accade per il canale regionale di Rai 3. E gli utenti avranno speso una cifra maggiore. In questo modo, oltre che ai cittadini, si provoca un danno alle emittenti locali. Alla luce di questi fatti e dato che ad oggi le adesioni da parte degli antennisti, al codice etico di comportamento, sono state poco meno di un terzo rispetto al totale degli iscritti alla Camera di Commercio, si invitano le associazioni di categoria e quelle dei consumatori ad intervenire per permettere un aumento nelle adesioni stesse.

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