Banda larga: accordo governo-UE per salvare i fondi per il Mezzogiorno

I finanziamenti comunitari per lo sviluppo della banda larga nel Mezzogiorno sono salvi. Ieri il moribondo governo Berlusconi (forse da troppo tempo in agonia) ha siglato un accordo con la Commissione Europea per approvare (e salvare in extremis) il pacchetto da ben 8 miliardi di euro per i fondi cofinanziati da destinare all’istruzione, all’occupazione, alle infrastrutture trasporti e alla banda larga per il Sud Italia.

Il commissario europeo per le Politiche regionali, Johannes Hann, ha recepito il documento sottoscritto la scorsa settimana dal ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, e dagli 8 presidenti delle Regioni meridionali (Basilicata, Molise, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia). In occasione della conferenza stampa di presentazione dell’accordo il ministro ha affermato: «Abbiamo lavorato intensamente con il commissario europeo e le Regioni. Abbiamo messo in campo un lavoro congiunto che ha visto l’attivazione di un confronto serrato che ha portato all’attivazione di una serie di obiettivi e un risultato molto importante che è quello dell’accelerazione della spesa comunitaria».

Il lavoro congiunto con le Regioni permetterà infatti di non perdere al 31 dicembre 2011 le risorse messe in campo dall’Ue. «Questo è un grande risultato – ha aggiunto Fitto, sottolineando come però si ponga ora il problema della qualità della spesa, «non intesa come un’esigenza finalizzata alle politiche in genere» ma partendo dal dato di fatto che siamo in una fase di crisi economica molto complessa» e che «se la crisi ha bisogno di risposte concrete, le politiche di coesione modificate possono dare un contributo notevole».

Nella premessa all’intesa si ricorda che il piano sottoscritto dà seguito “agli impegni assunti dal Governo con la lettera al presidente della Commissione europea e al presidente del Consiglio europeo del 26 ottobre”. Inoltre verrà costituito un apposito “Gruppo di Azione” con il compito di “definire e attuare la revisione strategica dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013“. Nel testo dell’accordo si legge, poi, che l’Italia “propone una riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale“, che si potrebbe ridurre dal 50 al 25%, e che “le risorse resesi disponibili a seguito di questa riduzione saranno programmate prioritariamente sugli interventi ferroviari individuati come prioritari sulla base di una istruttoria da completare entro il 31 dicembre 2011″.

Soddisfatto il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Gianni Letta che esprime ottimismo: «Abbiamo rispettato gli impegni con l’Europa con 7 giorni d’anticipo – ha detto – l’accordo ci consente di guardare al futuro con tranquillità, fiducia e ottimismo». Letta si compiace di rappresentare un governo che per una volta non è in grave ritardo. Ma si spera che questi finanziamenti vengano effettivamente utilizzati secondo gli impegni presi e non facciano la fine di quel tesoretto di fondi europei che spesso ha ripreso la via di Bruxelles per mancanza di progetti e piani esecutivi.

Il documento congiunto Fitto – Hahn

Conferenza stampa del Ministro Fitto e del Commissario Europeo con i Presidenti delle Regioni

Fonti: keybiz.it | corrierecomunicazioni.it

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