Asta LTE: infuriano i rilanci delle telco, incasso record a 3,2 mld di euro

La più grande gara pubblica di frequenze mai eseguita dallo Stato italiano, che assegnerà 255 MHz di spettro da dedicare alla banda larga mobile alle compagnie telefoniche, ha fatto registrare ieri un record. Nella decima giornata dell’asta LTE, conclusasi lunedì 13 settembre alle ore 18,45, i rilanci hanno incrementato i potenziali incassi con più di 140 tornate, portando i ricavi totali ad una cifra superiore ai 3,2 miliardi di euro. La lotta tra le telco è sempre più calda per il blocco più prezioso e ambito degli 800 MHz e per le frequenze sui 2600 MHz.

Nel corso di 26 diverse tornate, sono stati effettuati 27 rilanci sia per acquisire blocchi di frequenze in banda 800 MHz sia in quella 2600 MHz, portando un incremento totale di 911.132.329 euro rispetto alle offerte iniziali, ovvero circa 59,6 milioni di euro in più rispetto alla giornata lunedì. L’importo totale di incasso è salito a 3.214.239.494 di euro, un somma che supera nettamente le previsioni di ricavi del Ministero.

La competizione è sempre calda quindi sul blocco degli 800 MHz generici (i canali più preziosi motivo di contrasti con le tv locali) con Vodafone e Telecom Italia in testa che ottengono due lotti, mentre H3G conquista solo un lotto. Wind invece ottiene il blocco specifico. Invariata la situazione sui blocchi 1800 MHz, con il dominio di Telecom Italia, e sui 2600 MHz specifici in mano a H3G. Per quanto riguarda il blocco dei 2600 MHz generici la graduatoria cambia ancora: 4 lotti per Vodafone, 3 per Telecom, 2 per Wind2 per H3G.

La gara riprenderà oggi, mercoledì 14 settembre, a partire dalle ore 10.00 presso gli uffici del Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico.

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