Asta LTE: continua la gara tra le telco con 3,15 mld di ricavi per lo Stato

Corrono ancora i rilanci delle compagnie telefoniche nella gara per le frequenze per la banda larga mobile. Nella nona giornata dell’asta LTE, conclusasi lunedì 12 settembre, le telco hanno continuato a proporre cifre importanti per il blocco più prezioso e ambito degli 800 MHz e per le frequenze sui 2600 MHz.

Nel corso di 21 diverse tornate, sono stati effettuati 12 rilanci sia per acquisire blocchi di frequenze in banda 800 MHz sia in quella 2600 MHz, portando un incremento totale di 851.172.329 euro rispetto alle offerte iniziali, ovvero circa 45,3 milioni di euro in più rispetto alla giornata venerdì. L’importo totale di incasso è salito a 3.154.279.494 di euro, superando nettamente le previsioni di ricavi del Ministero.

La competizione è sempre alta sul blocco degli 800 MHz generici (i canali più preziosi da sottrarre alle tv locali che per il momento hanno generato 2580 mila euro di ricavi) con Vodafone in testa che ottiene due lotti, mentre gli altri concorrenti conquistano solo un lotto. Wind invece ottiene il blocco specifico. Invariata la situazione sui blocchi 1800 MHz, con il dominio di Telecom Italia, e sui 2600 MHz specifici in mano a H3G. Per quanto riguarda il blocco dei 2600 MHz generici la graduatoria rimane invariata: 4 lotti per Telecom, 3 per Wind, 2 per Vodafone2 per H3G.

La gara riprenderà oggi, martedì 13 settembre, a partire dalle ore 10.00 presso gli uffici del Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico.

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