Mediaset: contro la crisi rivoluzione in Publitalia 80

Mediaset, di fronte ad una crisi senza precedenti nella sua storia, è arrivata al punto di svolta. Dopo i tonfi in borsa del titolo del Biscione (uno dei peggiori in Europa nel 2011), ora anche il broker giapponese Nomura declassa il prezzo obiettivo di Mediaset e di Mediaset España, tagliando le stime sugli utili e sulla raccolta pubblicitaria per il 2012 e per il 2013.

Il gruppo tv controllato della famiglia Berlusconi, leader indiscusso del mercato televisivo in Italia e in Spagna, con l’avvio della stagione autunnale deve individuare quindi le soluzioni per smentire gli analisti, invertire la rotta in borsa (da gennaio ha perso il 41%), mettere un freno al calo della raccolta pubblicitaria e cercare di ridurre al minimo l’impatto della crisi dei consumi sull’utile, atteso in forte calo rispetto al 2010. Magari, scrive MF, mettendo mano alla consolidata e forte struttura di vertice che fa perno sul totem intoccabile Fedele Confalonieri, annovera l’esponente dell’azionista di riferimento, Pier Silvio Berlusconi, e si completa con il navigato capo di Publitalia, Giuliano Adreani.

Il profit warning lanciato a fine luglio in contemporanea con l’approvazione della semestrale chiusa con utili in calo del 32% (164,4 milioni) fa pensare. Perchè la situazione almeno a livello pubblicitario non è affatto cambiata. Anzi, a luglio e ad agosto, in concomitanza con lo tsunami che ha investito le economie e i mercati dei paesi più industrializzati, pare che la raccolta sia ulteriormente diminuita. Facendo di fatto presagire un terzo trimestre ancora negativo.

E per un’azienda come Mediaset che fa degli spot la sua fonte primaria di ricavi questi non sono segnali incoraggianti. A Cologno e in casa Fininvest è giunta l’ora di assumere decisioni importanti, finanche dirompenti. Una di queste potrebbe essere la revisione della gestione con un’attenzione particolare al business pubblicitario. Da alcuni mesi circolano illazioni a proposito di un possibile avvicendamento di Giuliano Adreani. Possibile sostituto secondo gli esperti potrebbe essere Stefano Sala, responsabile del Centro Media Group M, uno dei principali collettori di pubblicità d’Italia. Un ricambio che oggi viene smentito dal gruppo ma che potrebbe trovare attuazione entro la primavera 2012, quando magari le cose e i mercati saranno meno carichi d’ansia.

Fonte : MF

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