Switch-off Toscana: la Regione stanzia 1 mln di euro e scrive a MSE, Agcom e Raiway

Lo Switch-off del digitale terrestre nella regione della Toscana è alle porte. I lavori di spegnimento della tv analogica e dell’accensione dei segnali digitali avranno inizio il 3 novembre. Per far fronte ai problemi sociali ed economici che potrebbero realisticamente sorgere nella transizione digitale, la Regione Toscana ha proposto, nell’ultima seduta, uno staziamento di un milione e 50 mila euro per aiutare le emittenti e gli enti locali nel passaggio.

«Siamo preoccupati per questo passaggio perchè l’esperienza delle Regioni che già sono passate al digitale terrestre dimostra un ridimensionamento, negli ascolti e nella programmazione, dell’emittenza locale, penalizzata anche da difficoltà di adeguamento tecnologico e dal numero già assegnato sul telecomando», ha dichiarato il presidente Enrico Rossi presentando i contenuti della proposta di legge. «Inoltre sappiamo che ci saranno difficoltà di ricezione del segnale per molte zone della nostra regione, ad esempio quelle montane e che ad esserne colpite saranno fasce deboli della popolazione. Per questo abbiamo deciso di intervenire a sostegno dell’emittenza locale toscana, che rappresenta un patrimonio del pluralismo, e per aiutare, nella misura in cui ci sarà possibile, gli enti locali e i cittadini in questo delicato passaggio».

La proposta prevede la concessione di contributi a fondo perduto non superiori a 200.000 euro a sostegno dell’emittenza locale, ossia agli operatori di rete con precisi requisiti di qualità per le spese di investimento diretti all’innovazione tecnologica degli impianti e delle apparecchiature. Inoltre contributi agli enti locali per l’adeguamento degli impianti di ripetizione nelle zone oscurate (montagne e valli) di loro proprietà.

Il presidente della Regione Toscana ha inoltre inviato tre lettere al ministro per lo sviluppo economico, alla Agcom e alla Rai, per comunicare le forti preoccupazioni che suscitano gli Switch-off. Al ministro Romani, Rossi «esprime viva preoccupazione per le conseguenze che l’operazione potrà avere a livello regionale in termini economici, occupazionali e sugli assetti generali del sistema informativo locale» e chiede quindi il rinvio del passaggio al primo semestre 2012.

Il messaggio inviato all’Autorità Garante per le comunicazioni ha come obiettivo la partecipazione della Regione al procedimento di pianificazione delle frequenze. Infine con la missiva spedita al presidente di Rai Way, Francesco De Domenico, la Toscana chiede il massimo impegno e collaborazione per assicurare a tutti i toscani la copertura del segnale Rai e spingere in direzione di sinergie con gli operatori toscani sugli impianti di ripetizione del segnale digitale.

«Se non troviamo una soluzione – ha sottolineato Rossi – dovremo aspettarci per molte famiglie toscane un Natale senza televisione. Purtroppo la conformazione morfologica della Toscana non si sposa con il sistema digitale poiché il segnale dove trova un ostacolo si interrompe. Chiederò un incontro al ministro Romani – ha aggiunto Rossi – e invito a mobilitarsi tutti i parlamentari e le forze politiche toscane perchè facciano sentire la loro voce. Il passaggio va fatto ma tutelando le emittenti e i cittadini. Rischiamo una forte diminuzione dell’informazione legata al territorio, che ritengo molto importante, e una notevole perdita di posti di lavoro. Il passaggio va fatto ma va anche fatto bene, senza penalizzazioni».

4 thoughts on “Switch-off Toscana: la Regione stanzia 1 mln di euro e scrive a MSE, Agcom e Raiway

  1. Purtroppo quello che è scritto è vero, ci saranno 1500 licenziamenti con relativo indotto, mi domando però dove era il Governo Toscano, quando fu varata la legge? Era palese che sarebbe successo! Mi domando che fine hanno fatto i giornali che non parlano di questa cosa, e vorrei dire, di solito si chiude una fabbrica quando va male, ma fare una legge di stato per creare disoccupati mi sembra troppo!! Noi saremo stati licenziati dallo Stato. Bravi i nostri politici.

  2. Io, in digitale, vedo solo mediaset. Se la rai non mi trasmette niente non la guardo.
    Non ho l’impianto per la parabola e non spenderò altri soldi per vedere la tv digitale.

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