Il fantasma del decoder unico

Il 28 aprile  2009, in piena campagna informativa pro-digitale terrestre,  Rai e Telecom Italia si sono riunite a Roma, in occasione della “Giornata dell’innovazione tecnologica 2009“, per presentare un progetto a dir poco entusiasmante: unire l’accesso a internet e al web e la tv DTT! Immaginate una televisione con tanti canali digitali e servizi interattivi che attraverso un decoder universale abbia la capacità di navigare a banda larga nella rete._nokia-digiboxi_iso

Una vera e propria killer application che sconfiggerebbe inesorabilmente il divario digitale che imperversa nel nostro paese. I due terzi delle famiglie italiane, attualmente tagliate fuori dalla rivoluzione della rete, potrebbero recuperare il gap e acquisire piena coscienza sulle opportunità di libertà di espressione e di informazione che regala il web.

La sperimentazione Rai-Telecom è andata anche a cercare di risolvere i problemi di interfaccia che i decoder odierni posseggono. In questa occasione è stato presentato dalla Philips, insieme a una tv ibrida che consente di ricevere tv digitale, servizi interattivi, e connessioni wireless,  il progetto per un telecomando innovativo che riconosca i comandi vocali dell’utente.

Ma la realtà del presente è ben diversa. Rai, Mediaset e Sky che si fronteggiano nelle piattaforme terrestre e satellitare del digitale sono ai ferri corti, ed è molto probabile che prossimamente le prime due aziende tv scelgano di confinarsi nel DTT posizionandosi in concorrenza con l’offerta satellitare. Tutto ciò determinerà una moltiplicazione assurda di pacchetti di abbonamento tv e degli appositi decoder. Mentre l’offerta dell’ IPTV delle società di telecomunicazione , attraverso gli abbonamenti ADSL, rimane ancora ai margini  del mercato, per quei fortunati che hanno la possibilità di ricevere la banda larga garantita.

Dov’è andato a finire quel progetto di vera innovazione di Rai e Telecom Italia? Forse è stato soppiantato dal mercato dei media Tv e delle Telecom che va in tutt’altra direzione: verso l’arido e spudorato profitto, verso un ulteriore allargamento del digital divide italiano.

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