Confindustria Rtv: appello al governo su crisi comparto tv locali

tv localiLa neonata associazione Confindustria Radio Televisioni, composta da Frt, la Federazione Radio Televisioni delle tv nazionali (Mediaset, TI Media, La7, QVC, SuperTennis, Eurosport e altri), dalle tv tv locali (oltre 100: Espansione TV, Italia 7 Gold, Odeon Tv, Videolina, Antenna Sicilia, Tele Oggi, Tele Roma 56, GRP, Tele Quattro e altre) e da quasi 200 radio (6 nazionali e 180 locali), si appella al governo Letta con un comunicato per palesare la drammatica situazione di crisi che si sta abbattendo nel comparto delle televisioni private locali.

Ai membri del Governo
Ai Capigruppo del Senato
Ai membri della Commissione Bilancio del Senato
Illustri Senatori,

la drammatica e perdurante crisi economica in cui versa la nazione rischia di cancellare definitivamente il comparto televisivo locale.

Le Tv Locali (quelle con dignità di impresa in termini di fatturato e dipendenti) che esercitano da sempre un’importante funzione a salvaguardia della libertà d’informazione e contribuiscono alla valorizzazione culturale e allo sviluppo del territorio rischiano infatti di sparire a causa del drammatico calo della raccolta pubblicitaria. La raccolta della pubblicità locale e nazionale – principale fonte di entrata del settore televisivo privato – è infatti diminuita in termini percentuali di oltre il 40% rispetto al biennio precedente (fonte UPA) .

In conseguenza di ciò oltre il 50% delle emittenti televisive locali operanti sono state costrette ad aprire procedure di cassa integrazione, mobilità e licenziamento per i loro dipendenti e rischiano di non poter proseguire la loro attività. Per di più l’assenza di iniziative governative di rilancio del mercato, come ad esempio l’introduzione del credito di imposta per nuovi investimenti pubblicitari non consente la ripresa del settore.

L’altra fonte di entrata importante per le emittenti televisive locali, è costituita dai contributi erogati ai sensi della legge 448/98. Si tratta di un sostegno che negli anni ha permesso alle emittenti locali di crescere sia in termini quantitativi, mediante nuove assunzioni, sia in termini qualitativi soprattutto con riferimento all’offerta di servizi informativi. Ora le misure di sostegno, che negli anni 2008 e 2009 ammontavano a 150 milioni di euro, a causa di tagli diretti e lineari contenuti nelle varie leggi finanziarie sono in costante riduzione. Gli ultimi tagli (operati dalle disposizioni contenute nel decreto legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012 n. 135) hanno previsto relativamente al biennio 2013 e 2014 la diminuzione complessiva del contributo di ulteriori 50 milioni di euro.

Ora l’A.S.1121 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e Bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016” prevede che per le misure di sostegno all’emittenza locale (capitolo 3121 Ministero dello Sviluppo Economico) vengano stanziati complessivamente:

Anno 2014 euro 39.515.799

− Anno 2015 euro 37.266.110

− Anno 2016 euro 42.562.143

Un’ulteriore riduzione dei contributi alle tv locali, attuata sulla base degli importi sopraindicati, porterebbe al definitivo tracollo del settore. Ciò avrebbe ricadute facilmente intuibili in termini d’occupazione, in quanto, al fine di poter proseguire l’attività verrebbero aumentate notevolmente, da parte delle imprese, le richieste di cassa integrazione e licenziamenti con il risultato che l’ipotetico risparmio operato nel Bilancio dello Stato da tali riduzioni verrebbe totalmente vanificato e, l’Amministrazione pubblica, che dovrà comunque procedere al rifinanziamento della cassa integrazione, potrebbe essere costretta a dover ripagare con gli interessi le risorse finanziarie sottratte all’emittenza locale.

Oggi non è più tempo di tagli indiscriminati ma di aiuti atti a favorire la ripresa del settore. Ciò contribuirebbe al ripristino del circolo virtuoso con ricadute positive anche per la piccola e media impresa che tornerebbe ad investire in pubblicità. Pertanto nella mia qualità di Presidente dell’Associazione tv locali aderente a Confindustria Radio Televisioni sono a chiederVi quanto segue:

1) l’eliminazione dei tagli alle misure di sostegno alle tv locali indicati nelle tabelle e nel corrispondente capitolo 3121 del Ministero dello Sviluppo Economico così come previsto nell’A.S. 1121 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e Bilancio pluriennale per il triennio 2014- 2016”;

2) l’inserimento nell’AS 1120 disegno di legge recante “Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di Stabilità 2014) di una norma che preveda l’abrogazione dei 50 milioni di euro di tagli alle misure di sostegno già effettuati nelle annualità 2013- 2014

3) l’inserimento nell’AS.1120 disegno di legge recante “Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di Stabilità 2014) di una norma che incrementi progressivamente, a partire dall’anno 2014 e per gli ulteriori due anni a seguire, le misure di sostegno fino ad un importo il cui ammontare non dovrà essere inferiore a 150 milioni di euro (lo stesso importo dell’anno 2009).

Certo della Vostra comprensione e del Vostro sostegno, colgo l’occasione per inviare i miei saluti più cordiali.


Confindustria Radio Televisioni TV Locali

Il Presidente Maurizio Giunco
Associazione TV Locali – 00198 Roma Viale Regina Margherita, 286 – Tel. 06 4402104 – Fax 06 4402723
www.confindustriaradiotv.it – [email protected]

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