Accordo Rai – Google: 200 titoli di cinema su Play

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Rai e Google hanno firmato un accordo che farà approdare su Play circa 200 titoli del catalogo di Rai Cinema. Dopo la rottura per i video della tv pubblica con YouTube, la Rai ritrova l’intesa col colosso di Mountain View.

I film saranno disponibili per il noleggio e l’acquisto nella sezione Film dello store online di BigG. L’accordo fra Google Play e Rai Com, la consociata Rai che si occupa della valorizzazione dei contenuti audiovisivi tramite internet, consentirà al pubblico di accedere a titoli come Rush, Il capitale umano, The Wolf of Wall Street, Educazione siberiana, La mafia uccide solo d’estate, Qualunquemente, che saliranno di numero con il passare dei mesi.

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Si tratta di una novità assoluta per il player di Mountain View, visto che Google finora aveva soltanto accordi con case di distribuzione cinematografiche tradizionali. Ma non per la Rai, che è già presente su altre piattaforme come iTunes e Cubovision, ad esempio.

Già dal 25 marzo saranno disponibili i primi 180 titoli, altre centinaia arriveranno presto. L’accesso al catalogo di Google Play può essere fatta di qualsiasi device, smartphone, tablet o pc. Una volta acquistato o noleggiato, il film può essere salvato per essere riprodotto offline. In caso di visione in streaming, si può passare indifferentemente da un dispositivo all’altro: per esempio cominciare a guardare una commedia sullo smartphone, mentre si è in treno, e finire di guardarla sul pc o sulla Smart tv di casa.

L’intesa tra Rai e Google è stata presentata nella sala degli Arazzi della sede Rai di Viale Mazzini dal dg Luigi Gubitosi, dall’Amministratore di Rai Cinema Paolo Del Brocco e dai vertici di Google: il Country manager Italia Fabio Vaccarono e il Senior director YouTube e Google Stephen Nuttall. «Per ora questo accordo – ha detto Del Brocco – vale solo per l’Italia ma con Rai Com stiamo ragionando su come fare ad allargarlo. Il nostro obiettivo è dare visibilità al cinema italiano – ha detto Gubitosi – e questo avviene attraverso una miriade di piattaforme commerciali. E’ ovvio che attraverso più piattaforme si riesce a dare maggiore visibilità ma anche a procurare maggiori introiti ai produttori. Con la sola piattaforma Rai non riusciremmo probabilmente a raggiungere gli stessi obiettivi e lo stesso numero di utenti. Ma ciò non vuole dire che non la faremo, ma in aggiunta».

Fonti: Ansa | rainews.it

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