Diritti tv calcio, Cairo apre all’asta per la Serie A

la7 sport cairoL’editore di La7 apre alla prossima asta dei diritti tv della Serie A e attende l’evoluzione del progetto della tv di Lega. Cairo punta alla raccolta pubblicitaria.

Urbano Cairo apre alla partecipazione alla prossima asta per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A che si terrà in autunno. «Mai dire mai», ha risposto Cairo a chi gli chiedeva di una possibile partecipazione alla gara, in occasione della presentazione dei palinsesti di La7 della prossima stagione televisiva. «Ci sarà un secondo bando e ci ragioneremo per vedere se la cosa può avere un qualche interesse per noi. Dunque non è da escludere del tutto, ma bisogna vedere se ci sono ritorni».

Mentre per quel che riguarda un eventuale coinvolgimento di La7 nel progetto della tv della Lega Serie A, Cairo ha sottolineato che «l’ipotesi è futuribile, potrebbe diventare realtà. Ma al momento nessun ragionamento in atto». Al suo gruppo, nel caso, potrebbe in­teressare la gestione della raccolta pubblicitaria del nascente network, che svilupperebbe Infront, l’advisor della Lega Calcio e che potrebbe essere rivenduto a Sky, Mediaset, Telecom e Rai. «Non si è mai parlato di raccolta pubblicitaria di una cosa che è di là da venire», chiarisce Cairo.

Certamente, però, ha sottolineato il patron del Torino (ed editore di Torino Channel) «il calcio è la ragione per cui ti abboni a un servizio. È la killer application». Per que­sta ragione, la Gazzetta dello Sport si appresta a lanciare un nuovo dorso domenicale e c’è chi in Rcs continua a studiare l’eventuale rilancio del canale tematico e anche di una radio magari in streaming. Cairo si è mostrato però più cauto sull’idea di fare una tv sportiva.

«A La7 insieme con il direttore Andrea Salerno stiamo pensando di fare delle cose in ambito sportivo. Gazzetta Tv è costata una decina di milioni. Prima di fare una cosa del genere uno ci pensa non dieci ma cento vol­te», ha ribadito Cairo, il quale poi ha aggiunto di guardare con attenzione al mercato radiofo­nico anche se ormai il livello di saturazione dell’offerta è alto. «La Radio mi è sempre piaciuta, ma per adesso non ho mai fatto nulla. Ora è difficile entrare in un settore consolidato. In Spagna abbiamo Radio Marca». «In Italia la vedo difficile entrare», ha ribadito, aggiungendo anche di non aver mai trattato per Radio24.

Fone: MF – Milano Finanza | Italia Oggi

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