Mediaset, un tesoro da 500 mln per l’asta della Serie A

mediaset premium sportIl gruppo Mediaset ha un budget di 500 milioni di euro all’anno da spendere in diritti tv sportivi. Ora che la gara per la Champions League è perduta, il Biscione si ritrova il tesoretto intatto per la Serie A e altri eventi.

Quanti di questi 500 milioni sarà in grado di spendere Cologno Monzese per diritti sportivi di­penderà dall’evoluzione della vicenda- scontro con Vivendi. Intanto si scorgono all’orizzonte una serie di scadenze imminenti che potrebbero far gola al Biscione forte del suo tesoretto. Innanzitutto, a breve, partirà l’asta per i diritti tv della For­mula 1, che Sky ha in esclusiva fino al termine del 2017. Si parte dai circa 50 milioni di euro all’anno pagati dalla pay-tv satellitare. Mediaset dovrà battere la dura concorrenza di Sky e di Discovery (i nuovi proprietari della stessa Formula 1, ovvero Liberty Me­dia, che controllano infatti anche il gruppo televisivo Discovery), che potrebbe magari trattenere i diritti in chiaro ora concessi alla Rai.

Poi ci sarà la nuova asta per i diritti tv della Serie A di calcio 2018-2021 (vicenda sempre più intricata dopo i ricorsi e i forfait), cui seguirà quella per Coppa Italia e Supercoppa (qui si parte dai 22 milioni offerti dalla Rai nell’ultima gara del 2014). Più probabile che Mediaset punti forte alla Coppa e alla Supercoppa italiana per aggiudicarsi i diritti in chiaro. Mentre per il campionato la partita è ancora tutta da giocare sul nuovo bando. Il Biscione, se vuole mantenere in piedi Premium (i suoi 2 milioni circa di abbonati), non può permettersi di rimanere senza calcio, e sarà costretta a giocarsi il tutto per tutto alla prossima asta per l’acquisto delle immagini della Serie A calendarizzata in autunno.

Nel 2018, inoltre, ci sarà l’asta per i diritti della MotoGp, in esclusiva su Sky fino al termine del 2018 (prezzo di partenza 24 milioni all’anno). Andrà anche rinnovato il contratto con i canali di Eurosport (visibili su Premium e su Sky), in scadenza anch’esso nel 2019.

La vittoria di Sky Italia nell’asta Uefa per Champions League ed Europa League (795 milioni di euro per l’esclusiva dal 2018 al 2021), potrebbe forse essere il primo atto del declino di Mediaset Premium, da troppi anni in crisi (break even mai raggiunto) e che nel 2016 ha dovuto incassare una perdita mon­stre di 384,4 milioni di euro per la mancata cessione a Vivendi. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi perciò si andranno a definire i destini di Premium e di quel centinaio di persone che lavorano allo sport di Mediaset, di cui una cinquantina giornalisti.

Il gruppo Mediaset, oltre all’offerta sulla pay-tv Premium, dovrà stabilire se lo sport, nei prossimi anni, farà o meno parte dei suoi canali generalisti free-to-air.  Mentre la Rai, infatti, propone in chiaro alcune gare di Formula 1, la Coppa Italia di calcio, le partite della Nazionale italiana di calcio, gli Europei e i Mondiali di calcio, le Olimpiadi o il grande ciclismo, i canali di Mediaset, invece, dal luglio 2018 avranno, per ora, solo la Superbike.

Il Biscione dovrà pure contrastare la crescente concorrenza sul mercato generalista di Tv8, il canale in chiaro di Sky, che viaggia ormai attorno al 2% di share in prima serata. Tv8 infatti, forte dei diritti sportivi della pay-tv di Ruper Murdoch, offre le partite di Europa Lea­gue in chiaro (che in alcuni casi toccano pure picchi del 6-8%) e le gare di MotoGp (con share in doppia cifra, spesso vicini al 20%). Le partite di Champions League con le squadre italiane, in base a stime interne, da sole varrebbero mezzo punto di share medio in più al mese in prime time. E Tv8, quindi, potrebbe superare di slancio il 3% di share già nell’autunno del 2018.

Fonte: ItaliaOggi | MF

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