Diritti tv Serie A, 5 pacchetti per il nuovo bando con offerte per telco e web

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La Lega Calcio vara il nuovo bando per la vendita dei diritti tv della Serie A per i campionati 2018-2021. Il documento pubblicato oggi prevede 5 pacchetti: due offerte per telco e web, una satellitare, una per il digitale terrestre e una per prodotto. L’assegnazione con apertura immediata delle buste è prevista per il 10 giugno.

Parte la gara per l’assegnazione dei diritti tv dei campionati di Serie A. Una gara che si teme al ribasso, massimizzata da Lega e Infront con una variegata gamma di pacchetti. L’assemblea della Lega ha approvato il bando (scaricabile dal sito della Lega) con 13 favorevoli su 22, incluse le neopromosse Spal e Verona, e 9 astenuti fra cui Juventus, Roma, Napoli, Sassuolo, Torino, Chievo e Bologna. Secondo fonti de Il Sole 24 Ore, le astensioni sarebbero state determinate dai tempi accelerati dell’approvazione del bando, che chiuderà la gara due giorni prima la conclusione dell’asta per i diritti tv della Champions League e dell’Europa League indetta qualche giorno fa dall’Uefa (che scadrà invece il 12 giugno). Un timing, quello scelto da Infront e Lega, che ha fatto storcere il naso ai grandi club di Serie A e che sarà inoltre poco gradito agli operatori in gara che dovranno cambiare le strategie di investimento a seconda dell’esito dell’asta.

L’obiettivo di Infront e Lega è aumentare i ricavi dagli 1,2 miliardi del precedente bando a 1,4 miliardi a stagione. Per questo motivo sono state pubblicate cinque tipologie di offerte con la novità dell’offerta per il web e le telco.

I pacchetti esclusivi si compongono del pacchetto A per il satellite (prezzo minimo 200 milioni di euro per anno), B per il digitale terrestre (prezzo minimo 200 milioni di euro per anno), C1 per piattaforme Internet, IPTv e reti mobili (prezzo minimo 100 milioni di euro per anno) e C2 per piattaforme Internet, IPTv e reti mobili  (prezzo minimo 100 milioni di euro per anno) per Internet e reti mobili, D per tutte le piattaforme (prezzo minimo 400 milioni di euro per anno).

La Lega predispone inoltre dei pacchetti opzionali per i diritti accessori e interviste: il pacchetto GOLD ABC che riguarda gli eventi oggetto dei pacchetti A o B o della somma dei pacchetti C1 e C2. Il pacchetto GOLD D che riguarda i diritti in esclusiva del pacchetto D. Il pacchetto SILVER A che riguarda gli eventi del pacchetto A. Il pacchetto SILVER B che riguarda gli eventi del pacchetto B. Il pacchetto SILVER C1 che riguarda gli eventi del pacchetto C1. Il pacchetto SILVER C2 che riguarda gli eventi del pacchetto C2. Il pacchetto SILVER D che riguarda gli eventi del pacchetto D.

Ognuno dei pacchetti esclusivi comprende il diritto a trasmettere le partite di 8 squadre (e quelle per le piattaforme web 4 club a pacchetto, scelti tra gli 8 con il maggior bacino di utenza). Il pacchetto D propone invece un’offerta di esclusiva per prodotto, con le partite di 12 squadre, (fra cui Roma, Lazio, Torino e Fiorentina), 324 eventi di cui 132 in esclusiva, in una formula innovativa. I pacchetti C1 e C2 per le piattaforme web si dividono a metà le squadre dei pacchetti A e B. Gli orari di trasmissione dei match passeranno saranno da 5 a 8. Ogni giornata di campionato avrà 3 nuove finestre: il sabato alle 15, la domenica alle 18 e il lunedì alle 20.30 (nuovo orario per le partite serali). Nessuno dei pacchetti offerti include tutte le 380 partite, ma per seguire la propria squadra del cuore basterà un solo abbonamento.

Per il 2015-2018 la Lega incassò 572 milioni all’anno da Sky (per tutte le partite su satellite) e 373 milioni da Mediaset Premium (per i match delle migliori otto squa­dre sul digitale terrestre) con uno strascico di polemiche e vicende giudiziarie per l’assegnazione poco trasparente. L’Antitrust inflisse sanzioni mi­lionarie per Media­set, Sky, Infront e Lega poi annullate dal Tar. Ed è in corso un’inchiesta penale (che anche coinvolge tre manager ex Infront).

Quest’anno la gara sarà molto diversa, con Mediaset in crisi per la vicenda Premium – Vivendi, con Sky non particolarmente disposta a fare follie, che dovrà vedersela sia con altri broadcaster, come Discovery (Eurosport), sia con le compagnie di telecomunicazione, come Telecom Italia con la sua piattaforma TIMVision e Vodafone. Dai pacchetti per il web, novità assoluta, come dall’aumento degli introiti da diritti tv venduti all’estero (andati a MP&Silva per 186 milioni nell’ultima tornata), ci si attende la spinta più consistente per incrementare l’incasso nel prossimo triennio.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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