Digitale terrestre Udine: la Rai potenzia il segnale tv

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In seguito all’ondata di proteste da parte degli abbonati e delle richieste di intervento da parte di numerosi sindaci, la Rai ha promesso di potenziare il segnale tv della postazione di viale Palmanova a Udine.

Dopo i lavori di depotenziamento delle antenne del capoluogo friulano, il cambio di frequenza temporaneo e quello del ripetitore di riferimento (Castaldia-Piancavallo), l’azienda tv pubblica torna sui suoi passi per risolvere i problemi di ricezione dei canali Rai sopportati da mesi dai cittadini, soprattutto quelli della Pedemontana e dell’area montana pordenonese.

Un disagio che ha spinto 27 sindaci dei comuni montani della provincia di Pordenone (da Maniago alla Val Tramontina, da Cavasso ad Aviano) a promuovere una petizione popolare e a chiedere l’esenzione dal pagamento del canone per il periodo di mancata ricezione.

Ieri a Trieste, su richiesta del Corecom FVG, dalla riunione straordinaria tra Rai, Rai Way, Regione, sindaci dei comuni oscurati e la stessa Corecom è stato deciso quindi di ampliare la copertua del segnale dalla postazione di Udine. I lavori al ripetitore di viale Palmanova dovrebbero concludersi martedì prossimo e prevedono appunto lo spostamento in una posizione più alta rispetto a quella attuale delle antenne di trasmissione.

I rappresentati della tv pubblica e di Rai Way hanno affermato che anche dopo la conclusione dei lavori tecnici la Rai continuerà ad offrire ai sindaci dei comuni colpiti dal disservizio tv la propria assistenza. «È un diritto dell’utenza poter fruire appieno del servizio. – ha dichiarato l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti – Per questo motivo è necessario che la Rai continui a lavorare e focalizzarsi su questo genere di problemi. La Regione, dal canto suo, intende svolgere un’opera di monitoraggio e rivolgere una costante attenzione affinchè il servizio continui a migliorare». Allo stesso modo monitorerà la situazione il Corecom regionale.

Resta sempre attivo l’indirizzo di posta elettronica [email protected], dove segnalare qualsiasi disservizio e per richiedere un’eventuale assistenza tecnica. Rai Way ha ribadito però che «nella maggior parte dei casi è sufficiente riposizionare l’antenna orientandola verso il centro trasmittente di Udine in polarizzazione verticale. Eventuali impianti realizzati con più antenne dovranno necessariamente tener conto della presenza del segnale Rai da più direzioni, richiedendo una necessaria separazione per evitare l’insorgenza di conflitti o interferenze».

Rai Way consiglia quindi di «ricorrere ad antennisti qualificati per ottenere risultati adeguati. In particolare, nelle aree che presentano maggiori difficoltà nella ricezione del segnale, si consiglia di adottare la soluzione del passaggio dal digitale terrestre al satellitare. Anche in questo caso il lavoro deve essere eseguito da parte di antennisti professionalmente qualificati. tale soluzione – conclude Rai Way – potrebbe presentare un costo inferiore rispetto alla realizzazione di un impianto d’antenna per il digitale terrestre».

In ogni caso molti abbonati che pagano ogni anno in canone saranno costretti a ulteriori costi  per tornare a vedere i canali pubblici.

Il responsabile regionale di Rai Way, Nevio Merlino, ha cercato di dare una spiegazione al disservizio: «Il sistema radiante (di Udine, ndr) era stato posizionato provvisoriamente più in basso per consentire lo spegnimento del canale 25 (imposto dal Piano nazionale delle frequenze, ndr), ma ha dimostrato essere meno performante, e si  sono verificate situazioni di disagio più che nell’area udinese, soprattutto nella zona di Montereale Valcellina e Meduna».

«Avendo spento il canale 25 UHF riprenderà la posizione che aveva al momento dello Switch-off. Speriamo questa operazione possa risolvere i problemi, eventuali miglioramenti sono sempre allo studio dell’emittente radiotelevisiva». Intanto la Regione ha delegato le comunità montane per la creazione di micro-impianti per sopperire alla mancanza del segnale Rai. E per coprire meglio il territorio la regione ha finanziato l’inserimento del regionale Rai 3 sulla piattaforma satellitare di TivùSat.

Fonte: Il Messaggero Veneto Udine

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