Diritti tv, l’Italia e l’equo compenso di ritrasmissione

CHAMPIONS-LEAGUE-skyLa partita di Champions League Roma – CSKA Mosca, prevista per domani in esclusiva assoluta in chiaro su Canale 5, non potrà essere vista dagli abbonati Sky, anche se sarà trasmessa gratuitamente.

Per quale motivo? Perchè in Italia è “vietata” la ritrasmissione dei contenuti coi diritti internazionali acquistati per il territorio italiano su una qualsiasi piattaforma satellitare che manda in onda canali visibili fuori dalla Penisola. Lo scrive Claudio Plazzotta su ItaliaOggi.

Non esistono infatti rapporti commerciali tra gli editori tv free e gli operatori pay (come Mediaset Premium e Sky) per trasmettere i contenuti della tv gratuita. C’erano anni fa tra Sky e la Rai (che rinunciò a un contratto da 50 milioni di euro), e tra Sky e Mediaset. Ora non più. Eppure basterebbe poco: Rai, Mediaset, Discovery o La7 potrebbero fornire un segnale criptato (che per altro già esiste per la piattaforma sat free TivùSat) ricevibile dai decoder Sky.

E invece niente. L’abbonato Sky (che può vedere solo i canali via satellite) dovrà necessariamente installare  la chiavetta digital key per vedere tutti i canali SD del digitale terrestre (compresa la partita su Canale 5), oppure dovrà attrezzarsi con un nuovo decoder TivùSat. Mediaset Premium ha invece provveduto ad accendere nei mux della sua pay-tv Canale 5 HD e in questo modo potrà offrire ai propri abbonati il match di Champions.

Eppure nel resto del mondo la questione del cosiddetto “equo compenso” per i diritti di ritrasmissione è stata risolta da molto tempo. Negli USA ad esempio questi diritti portano nelle casse delle tv free circa 3,3 miliardi di dollari all’anno. In Germania i contenuti della tv gratuita trasmessi in HD vengono messi in onda solo sulle piattaforme pay che riconoscono un “equo compenso” alle televisioni free tedesche. In Inghilterra ITV incassa 80 milioni di euro all’anno per le ritrasmissioni dei suoi canali sulle pay-tv di Sky e Virgin.

Secondo le stime fatte da ItaliaOggi nel mondo le televisioni gratuite ricevono per i diritti di ritrasmissione tra l’1% e il 3% dei ricavi delle tv a pagamento. Nel caso di Sky Italia si potrebbero trattare di importi tra i 30 e i 70 milioni all’anno per trasmettere i contenuti free di Rai, Mediaset, Discovery e La7.

Fonte: ItaliaOggi

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