Tv locali, sciopero e proteste dei dipendenti di Rete7 – È Tv

Sciopero e presidio “fantasma” di fronte alla sede della Regione Emilia-Romagna per i lavoratori di Rete7 – È Tv, che contestano il progetto di scorporo dell’emittente televisiva e chiedono la proroga degli ammortizzatori sociali. Venti dipendenti della tv locale emiliana rischiano di perdere il posto di lavoro.

Si sono dati appuntamento a Bologna in viale Aldo Moro circa 15 persone, senza striscioni o bandiere al seguito, solo le loro facce e le parole di paura di perdere il lavoro. Sono la maggioranza di tecnici e dipendenti amministrativi dell’emittente, più una rappresentante dei giornalisti della testata, anche non rientrano nel piano di ristrutturazione dell’azienda.

La proprietà dell’emittente, il Gruppo Spallanzani, ha deciso di attuare una ristrutturazione o meglio scorporo dell’azienda, cioè prendere Rete 7 che ha 36 dipendenti, divisi tra Bologna, Modena e Reggio Emilia, e tagliarla in due tronconi: da una parte Rts, in cui andranno 14 lavoratori e, soprattutto le due concessioni sul digitale terrestre, dall’altra una società con 20 dipendenti che già da un anno vivono con contratti di solidarietà.

Non è però chiaro il suo futuro: il nome della nuova azienda sarà forse Rete 7 o forse MediaInvest, ma della quale risulta chiaramente il «disinteresse della proprietà – dichiarano i dipendenti – non vorremmo che si trattasse soltanto di un modo per dar vita ad una società  con le concessioni e senza debiti, quindi appetibile sul mercato». Dall’altra parte una ‘bad company‘ da lasciar naufragare, «chiedendo alla Regione di finanziare la cassa integrazione a partire dal prossimo anno, dato che a fine mese scadranno anche i contratti di solidarietà».

La mobilitazione, contro le decisioni prospettate dalla proprietà della rete televisiva regionale (e non solo), ha previsto lo stop alle attività dell’emittente dalle 11 alle 14, in concomitanza con l’incontro in viale Aldo Moro, in modo da permettere ai lavoratori coinvolti dalla vertenza di partecipare al presidio. Ieri sera inoltre, durante il TG, é stato letto un comunicato che annuncia un pacchetto di cinque giorni di sciopero dei giornalisti contro la mancanza di prospettive certe per l’emittente.

Fonti: newslinet.it | bologna.repubblica.it

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