Digitale terrestre Trieste: le zona oscura della tv

A due anni e mezzo di distanza dall’introduzione del digitale terrestre, secondo quanto riporta il quotidiano locale Il Piccolo, almeno diecimila triestini (ma è impossibile fare una stima precisa) non riescono ancora a vedere la tv.

Dal dicembre del 2010 Trieste ha definitivamente abbandonato il vecchio sistema analogico. «All’indomani del fatidico Switch-off il telefono non smetteva di squillare – ricorda un tecnico antennista del territorio – , tanti erano i clienti che non riuscivano più a vedere la televisione». Ma quello che all’inizio poteva sembrare un problema temporaneo, legato a quanti non si erano ancora dotati del decoder, per molti è diventato un ostacolo insormontabile.

Il segnale digitale è molto più complesso di quello analogico. È composto da sequenze di numeri che vengono inviati sempre dalle emittenti tramite i ripetitori. Solo che alla sequenza di numeri deve corrispondere un certo risultato, ed è più facile che si creino degli errori. Errori che il decoder registra bloccando la visualizzazione dell’immagine. Ed è così che quella che doveva essere una rivoluzione tecnologica, per molti è diventato un disservizio. Per funzionare antenne, impianti e cavi devono essere in ottime condizioni. Ma a Trieste pesa soprattutto la sua conformazione orografica: i colli fungono da ostacoli che non permettono ai due trasmettitori di Muggia e Conconello di mandare il segnale dappertutto, lasciando molte zone scoperte.

Incrociando i dati forniti dai tecnici di Trieste emerge la classica copertura a macchia di leopardo. Il più compromesso dalla ricezione del digitale terrestre è il Carso: Basovizza, Borgo San Nazario, Borgo Grotta Gigante, Gropada, Draga Sant’Elia, Padriciano, Puglie di Domio, San Dorligo e Visogliano sono tutti coperti da monti che non permettono di ricevere i segnali. Con qualche eccezione: a Borgo Grotta Gigante c’è chi il digitale terreste riesce a prenderlo perché si è dotato di due antenne. A Visogliano la tv digitale si vede, ma solo grazie all’alternativa satellitare Tivù Sat, piattaforma riservata agli abbonati al canone Rai.

Poco coperti risultano anche Sistiana e Duino e via del Pucino, sopra Grignano. La Strada del Friuli è scoperta dal faro della Vittoria fino a Barcola: Conconello è appena sopra ma il monte copre il segnale, così come il costone del faro ostacola la ricezione da Muggia. A macchia di leopardo il segnale può arrivare dal mare ma non è affidabile per effetto dell’innalzamento della marea, che cambia repentinamente l’angolatura di rimbalzo. Compromessa anche la parte alta di Roiano, dalla chiesa sino a via Moreri e Sottomonte, che non “vedono” Conconello.

A Trieste le cose non vanno meglio. Oscurate dai colli le vie Alfonso, Cumano, Sambo e Sbisà, il lato opposto al Giulia e via Forlanini sino al quadrilatero, parco di Villa Revoltella compreso. Infine la spada di Damocle pende su Muggia, per colpa delle maree e del caldo che abbattono sensibilmente i segnali, facendoli rimbalzare in punti dell’abitato variabili.

Fonte: ilpiccolo.gelocal.it

One thought on “Digitale terrestre Trieste: le zona oscura della tv

  1. Premetto di guardare molto poco la Rai, più e prima che per motivi legati al segnale proprio per la qualità (??) delle trasmissioni.
    Va detta però una cosa, che ha dell’inspegabile, non fossimo in Italia e non parlassimo di digitale terrestre: il segnale, soprattutto durante la trasmissione di eventi sportivi, sia su canali Rai che (ad esempio) su Dmax per il rugby, parte discretamente salvo cominciare a sfarfallare dopo qualche minuto e con una percentuale vicina al 100% (quasi da premio) impedire la visione dell’evento fino alla fine. Per altro tipo di trasmissioni invece il segnale rimane stabile… misteri della fede e comunque situazioni che fanno venire veramente voglia di non pagare più il canone!!

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