Vendita TI Media: in arrivo le offerte vincolanti, Discovery verso forfait

E’ ancora in alto mare il destino di TI Media, la società di proprietà Telecom Italia cui fa capo La7 e TIMB. Lunedì prossimo scade il termine sulle offerte vincolanti, ma, secondo La Stampa, alcuni potenziali compratori vagliano ancora la loro congruità.

Restano infatti da sbrogliare i nodi pubblicità, LCN e Viacom. Ma anche e soprattutto la grana sulle perdite del gruppo, che dopo aver chiuso i primi nove mesi del 2012 con un rosso di 53,8 milioni, potrebbe chiudere l’anno con oltre 100 milioni di perdita, imputabili agli alti costi del palinsesto e nei minori introiti pubblicitari.

Secondo quanto risulta a Corriere della Sera, Discovery Channel è a un passo dal gettare la spugna mentre 3 Italia, Clessidra e Cairo stanno ultimando le valutazioni per presentare a Telecom Italia una proposta concreta: di sicuro, i due mesi di lavoro non sono stati sufficienti a sciogliere tutti i nodi per mettere nero su bianco delle offerte definitive e per questo motivo le proposte di tutti i pretendenti conterranno alcune condizioni. Permangono anche i dubbi sulla divaricazione tra il valore di mercato e le attese di Telecom Italia.

I temi che necessiteranno di ulteriori approfondimenti, dopo la scadenza del 3 dicembre, e che quindi condizioneranno le offerte economiche sono inoltre la revisione del contratto di raccolta pubblicitaria tra La7 e Cairo Communications, l’incertezza legata al Piano di Numerazione Nazionale (LCN) per il telecomando (e in particolare il mantenimento del numero 8 per Mtv) e le condizioni della partnership in Mtv con gli americani di Viacom (che hanno il 49%).

Secondo persone al lavoro sul dossier, 3 Italia e Clessidra sono i soggetti più convinti nell’arrivare fino in fondo nell’asta e entrambi stanno lavorando a proposte sull’intero perimetro di TI Media, cioè sia sui canali televisivi sia sulle infrastrutture per le frequenze tv. Per l’offerta del gruppo di tlc guidato Vincenzo Novari – che alcuni segnalano tuttavia più attento all’asset televisivo che ai multiplex – bisognerà comunque attendere il via libera da Hong Kong da parte dell’azionista H3g del magnate Li Ka Shing; il fondo di private equity italiano invece è deciso ad andare avanti e dovrebbe mettere sul tavolo una proposta complessiva superiore ai 300 milioni. Da Cairo infine è attesa una proposta solo per i canali televisivi.

Fonti: corriere.it | La Stampa

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