Dahlia Tv chiude, fallito il salvataggio di Made Filmmaster

Da gennaio assistiamo alla lenta agonia della pay-tv Dahlia, unico concorrente di Mediaset Premium nel mercato della tv a pagamento del digitale terrestre. E oggi è giunta la conclusione di una vicenda contorta che ha avuto stranamente termine proprio da dove tutto è cominciato.

Poche ore fa Filippo Chiusano, a.d. di Made Filmmaster, ha annunciato il fallimento delle trattative per il salvataggio in extremis della società. Ma l’atto finale che ha determinato la dipartita di Dahlia Tv è stato compiuto dalla Lega Calcio che ieri è tornata in possesso dei diritti tv di Serie A e B, assegnati nel 2009 per 60 milioni di euro alla pay-tv di proprietà della famiglia Wallenberg (Air Plus Tv).

La riacquisizione dei diritti televisivi è stata provocata direttamente dalle scelte aziendali di Telecom Italia Media, azionista di minoranza di Dahlia e società fornitrice delle frequenze tv, in contrasto con la Lega delle squadre di calcio, che per voce del suo a.d. Giovanni Stella, ha decisamente bocciato la costituzione di una nuova società pianificata da Chiusano per salvare Dahlia. Stella, affermando che TI Media non è un istituto di beneficenza, ma una società quotata in borsa, ha negato la disponibilità delle frequenze tv in mancanza cospicue garanzie fideiussorie, presentando agli azionisti e agli analisti un piano industriale della società che non prevede la presenza di Dahlia.

La Lega inoltre ha avuto grossi attriti sull’accordo per i diritti non esclusivi sulle piattaforme mobili: Telecom puntava a uno sconto, ma non si è potuto scendere sotto i 7 milioni annui che paga già Vodafone. Il piano di Chiusano per far risorgere una parte di Dahlia Tv è andato a rotoli anche per la poca disponibilità da parte del liquidatore, assunto dai soci di maggioranza della pay-tv, di ridurre le pretese di passività.

Oggi quindi l’amministratore delegato di Made ha annunciato ufficialmente il fallimento del concordato per salvare il canale pay del digitale terrestre nato appena due anni fa. «Dopo un chiarimento odierno con Telecom Italia Media – si legge in una nota – Made riscontra la mancanza di una reale volontà di affrontare il piano di salvataggio di Dahlia». L’azionista e produttore di contenuti di Dahlia ha così formalmente chiesto al liquidatore di risolvere il proprio contratto di servizi e già da stasera di procedere allo spegnimento della propria attività trasmissiva.

La Lega Calcio già da ieri si è data subito data da fare per assegnare al miglior offerente i suoi preziosi diritti tv, che in conseguenza del crac Dahlia, nel caso rimanessero invenduti, potrebbero determinare l’ingente perdita di decine di milioni di euro per le squadre di Serie A e B. Un danno autoprocurato che in un certo modo è stato causato (direttamente o no) dalle scelte sconsiderate delle stessa Lega, quando nell’estate del 2009 cambiò improvvisamente le regole per l’assegnazione dei diritti collettivi dei club per gli anni 2010/2012. Infatti in quella importante occasione, forse sotto l’influenza del vicepresidente di Lega, Adriano Galliani, venne modificato all’ultimo momento il meccanismo di assegnazione dei diritti che permise a Mediaset Premium di ottenere l’esclusiva  per le prime dieci squadre di serie A, lasciando al concorrente solamente i club meno appetibili sul mercato. In questo modo Dahlia perse tre squadre, Fiorentina, Palermo e Bologna, di fondamentale importanza per il suo business. Le scelte dei club di serie A favorirono nettamente Mediaset, e furono causa nel giro di qualche mese della fuoriuscita di più della metà dei 600/700 mila abbonati che Dahlia Tv aveva l’anno prima. Oggi quindi il triste epilogo, con l’attuazione definitiva della messa in liquidazione della società.

Aggiornamento 25/02/2011 ore 16:40: Il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani non vuole però chiudere la vicenda, e annuncia in una nota, a margine di un convegno al CNR, che tenterà di convincere Telecom Italia Media a fare un piccolo sforzo in più per salvare il salvabile. «Io tengo soprattutto ai 270.000 abbonati che hanno già pagato per vedere il servizio. So che la Lega si sta muovendo, ma non fatemi aggiungere altro» afferma il ministro. Chi è disposto a credergli?

Aggiornamento 25/02/2011 ore 19: Dahlia Tv ha definitivamente spento le proprie trasmissioni su tutti i canali. La redazione di Made Filmmaster lascia un comunicato sulle reti tv e sul sito Web:

Dahlia TV ed il suo team sono spiacenti di comunicare che, nonostante tutto l’impegno profuso in questi mesi per offrire il miglior servizio e ricambiare la fiducia accordata dai propri Clienti, si trovano costretti ad interrompere le trasmissioni. Ringraziamo e ci scusiamo con tutti i Clienti e gli appassionati che ci hanno scelto e ci hanno seguito fino ad oggi.

19 thoughts on “Dahlia Tv chiude, fallito il salvataggio di Made Filmmaster

  1. Pingback: notizieflash.com
  2. Dahlia Tv: Bernabè (Telecom Italia), TI Media non puo’ fare ulteriori sacrifici

    L’a.d. di Telecom Italia Franco Bernabè dichiara in un a nota che ascolterà le richieste del ministro Romani, ma è sicuro che TI Media, la società che affitta le frequeze a Dahlia Tv, non può fare ulteriori sforzi, perchè può agire sul mercato solo secondo le politiche del suo bilancio.

  3. La Lega Serie A e la Lega Serie B, che ieri 24 febbraio avevano indetto il nuovo bando per l’assegnazione dei diritti tv recuperati da Dahlia Tv, con termine ultimo oggi alle 15, hanno rivelato i nomi di chi ha presentato le offerte per rilevare i diritti Silver Live (A) e Gold Live (B):

    – Per il Pacchetto Silver Live A (8 squadre d Serie A) hanno manifestato interesse: Imove, Europa 7 S.r.l. e RTI (Mediaset).
    – Per il Pacchetto Gold Live (tutte le squadre di serie B) hanno manifestato interesse: Europa 7 S.r.l. e RTI (Mediaset).

    Aleggia una sorta di mistero sulla vera identità della società Imove.

  4. La lettera di congedo della Redazione Made-FilmMaster Tv in relazione alla chiusura dell’attività televisiva Dahlia Tv:

    Oggi 25 febbraio 2011, finisce la nostra esperienza professionale come dipendenti di Made – Filmmaster, indotto di Dahlia TV.

    Cala così il sipario sulla possibilità di un polo alternativo nel mondo dell’informazione sportiva sul digitale terrestre. La decisione di oscurare la passione di 270.000 abbonati ed il lavoro di 150 dipendenti, è stata comunicata dall’AD di Telecom Italia Media, Giovanni Stella, proprietario della banda e socio di minoranza di Dahlia Tv, a 24 ore dal termine ultimo per l’approvazione del piano di salvataggio proposto dall’AD di Made, Filippo Chiusano.

    L’improvviso dietrofront di Telecom Italia Media, ha di fatto vanificato due anni di lavoro ed ogni sforzo profuso dalle varie parti coinvolte per mantenere in vita un progetto in cui tutti noi abbiamo creduto fino all’ultimo con passione e professionalità.

    A Filippo Chiusano va il più sentito ringraziamento di tutta la redazione giornalistica e dei dipendenti Made – Filmmaster, per aver in ogni modo tentato di salvare il destino di Dahlia Tv e con esso quello di tutti coloro che hanno creduto in questa avventura.

    Crediamo inoltre che coloro i quali ne avevano facoltà e potere forse avrebbero potuto fare di più, non solo a parole ma con i fatti, per mantenere in vita l’unica realtà che garantisse il pluralismo sul digitale terrestre…..

    La Redazione di Dahlia Tv

    1. Ciao Mauro,
      vuoi abbonarti a Sky o a Mediaset Premium? Per quanto riguarda la tua vecchia pay-tv oramai chiusa, per adesso ti consiglio di attendere. Se sei interessato a seguire in tv una delle squadre di calcio che trasmetteva Dahlia, prima di tutto blocca gli eventuali pagamenti che facevi alla pay-tv. Leggi questo articolo per eventuali rimborsi:
      I diritti tv non sono ancora stati assegnati dalla Lega Calcio, perchè Sky ha bloccato tutto fino al 4 marzo con un ricorso urgente. Perciò se ti vuoi abbonare a Mediaset Premium, ad esempio,(quindi sul digitale terrestre) per vedere tutte le partite di una delle 8 squadre ex Dahlia dovrai attendere l’assegnazione da parte della Lega.

  5. La Reppublica intervista Giovanni Stella (a.d. di TI Media) sul crac Dahlia:
    Stella: “Le vere responsabilità sono da imputare a Mediaset, prepotente e arrogante fin dall’assegnazione dei diritti tv, e alla Lega Calcio. La chiusura di Dahlia è il fallimento di un piano di salvataggio articolato che coinvolgeva numerosi attori, alcuni più impegnati a trarre un vantaggio personale che al salvataggio della piattaforma televisiva.

    A TI Media è stato attribuito il ruolo del cattivo. Ma non sono stati presi in considerazione gli interessi di Mediaset che col salvataggio di Dahlia avrebbe tenuto sotto controllo i prezzi dei diritti tv anche dei prossimi campionati 2013/15 in gara la prossima estate. La Lega poi per alleviare le proprie perdite sarebbe stata disposta ad assegnare a Mediaset una parte pregiata dei diritti della serie B, con conseguenze gravi per la newco, che senza le parti importanti del proprio asset ha trovato grosse difficoltà per procurarsi garanzie bancarie per pagare la banda che TI Media avrebbe affittato.

    Secondo indiscrezioni attendibili sembra che a mettere fine alle trattative sia stata la richiesta della Lega Calcio a Telecom Italia di acquistare i diritti ancillari per coprire i mancati introiti: dall’IPTv alla telefonia mobile fino ai tablet.”

  6. Il Centro Diritti del Cittadino di Catania annuncia una class action nei confronti di Dahlia Tv. Obiettivo: rimborso abbonamento e risarcimento danni.

  7. seee certo come no …….chiedere un risarcimento a una società che chiude per banca rotta??????? in pratica nn verrremo rimborsati mai!!!!!!( perderemo i soldi anche della raccomandata :-(((((

    1. Orfeo, Dahlia è in liquidazione, non in banca rotta… Il liquidatore deve provvedere a raccimolare i soldi da restituire ai creditori. Certo i primi della fila saranno gli azionisti, le banche, la Lega Calcio, le società che hanno contratti di fornitura con Dahlia. Solo alla fine della coda verranno presi in considerazione gli abbonati. Ci sono poi gli strumenti per farsi valere da consumatori nei tribunali.

  8. Crac Dahlia Tv. Romani, purtroppo nessuno sforzo Telecom per salvataggio

    MILANO (MF-DJ)–”Purtroppo Telecom I., che doveva fare uno sforzo, non l’ha fatto. Mi dispiace per quello che e’ accaduto e per i cittadini che hanno pagato l’abbonamento”.

    Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, a margine di un pranzo a Milano con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, aggiungendo di aver “provato a convincere Bernabe’ e l’ho anche chiamato nonostante venga detto il contrario”.

  9. gentile redazione,in risposta a mia precedente del 26.2 su partite di dahlia mi avete consigliati di attendere la riunione del 4.
    vi sarei grato se gentilmente voleste aggiornarmi come cortesemnte avete gia fatto.ho 65 anni salute non tanto pefetta ho pagato 20 euro domenica a prenium per due partite ma sono pensionato scusate la lunghezza ma non sono pratico se potete aiutarmi vi ringrazio anticipatamente

    1. Gentile signor Mauro,
      purtroppo le decisioni sulla possibile ripresa delle trasmissioni della sua squadra del cuore, che fino al 25 febbraio venivano fornite da Dahlia Tv, sono state rimandate al 14 marzo dal Tribunale di Milano in seguito a un ricorso di Sky in merito all’assegnazione dei diritti tv da parte della Lega. Ancora non è deciso chi e come trasmetterà le partite della serie A e delle serie B. Sembra che Mediaset Premium potrebbe aggiudicarsi i diritti della serie cadetta, ma non è sicuro se garantirà la visione gratuita agli ex-abbonati Dahlia. Per quanto riguarda le partite delle 8 squadre di serie A sono in corsa Europa7, Mediaset e una società di intermediazione che rappresenta forse un progetto del Coni. Qui può leggere gli approfondimenti negli articoli successivi a quello di sopra:
      http://www.tvdigitaldivide.it/2011/03/02/crac-dahlia-tv-spunta-lipotesi-coni-servizi-per-i-diritti-tv/
      http://www.tvdigitaldivide.it/2011/03/03/crac-dahlia-tv-per-i-diritti-del-calcio-scontro-frontale-tra-sky-e-mediaset/
      Infine dato che ha già perso la visione di almeno due partite, le consiglio di rivolegrsi ad un’associazione di consumatori (ad esempio Federconsumatori, Aduc, Adoc, Adiconsum) per chiedere il rimborso del suo abbonamento Dahlia e i conseguenti danni. Qui può vedere come procedere da privato cittadino abbonato a Dahlia Tv:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.