Switch-off 2011, il calendario del passaggio al digitale terrestre si fa attendere

In data 5 febbraio 2011 ancora tutto tace. Nonostante gli annunci da parte dell’Autorità garante per le comunicazioni, che ha recentemente richiesto un anticipo delle date previste, il calendario degli Switch-off del digitale terrestre del 2011 non è ancora stato definito dal Ministero per lo sviluppo economico, né è stato discusso dal CNID (Comitato Nazionale Italia Digitale).

I tempi sono stretti e bisogna affrettarsi. Entro maggio/giugno di quest’anno, almeno secondo la programmazione attuale del passaggio, dovranno passare alla tv digitale Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia e l’ostica regione (per quanto riguarda le trasmissioni dei segnali sul territorio) della Liguria. Ma le intenzioni governative puntano all’anticipo della transizione entro quest’anno anche delle regioni della Toscana, dell’Umbria, della Sicilia e della Calabria, che secondo il vecchio calendario dovrebbero invece passare al digitale nel 2012.

Le motivazioni dello stallo della programmazione degli Switch-off, che tarda ad arrivare, è strettamente connesso con la smania interessata di affrettare la fine della transizione televisiva in tutta Italia entro il 2011, proposta ultimamente anche dall’associazione DGTVi. Questa fretta infatti è condizionata dalla partita che governo e mercato tv si giocano su due fronti, anzi su due gare pubbliche che assegneranno delle frequenze televisive.

Da un lato l’impasse sulle decisioni sugli Switch-off è causato dai colpevoli ritardi, imposti dal ministro Romani, della pubblicazione del bando di gara per i 5 multiplex del dtt (6 con la frequenza per il DVB-T2) che saranno assegnati dal Ministero dello sviluppo economico ai vecchi e nuovi operatori del mercato. In questo caso il ministro da mesi applica una strategia di ostruzionismo per cercare di escludere Sky dalla gara (beauty contest che darà gratuitamente i canali agli operatori tv), finalizzata ad avantaggiare una qual certa azienda di Cologno Monzese, ma che si riflette in modo negativo su tutte le decisioni e sulla calendarizzazione della transizione digitale.

In secondo luogo, e forse in modo più determinante, il blocco delle disposizioni sui passaggi alla tv digitale per il 2011 sono direttamente causati dalla necessità da parte del Ministero dello svilupppo economico di forzare i tempi della transizione per attuare in breve un’altra asta pubblica di frequenze prima del 2012, che questa volta potrebbe (forse) fruttare allo Stato 2,4 miliardi euro. La gara infatti dovrebbe assegnare i canali tv (sopra gli 800 MHz) e alcune frequenze militari alle società di telecomunicazioni per l’uso della banda larga mobile con le nuove tecnologie LTE, come ha disposto per tutto  il continente l’Unione Europea. I ricavi previsti della gara, che secondo alcuni operatori tlc sono stati leggermente gonfiati, saranno determinanti per il bilancio della Legge di Stabilità (ex Finanziaria)  del ministro Giulio Tremonti.

Insomma tutta questa impellenza deriva proprio dal consistente incasso dei ricavi dell’asta per la banda larga mobile. Ma c’è chi non è affatto d’accordo e spinge per rallentare i tempi. Alla solerzia richiesta dai ministeri per anticipare gli Switch-off infatti si contrappongono le proteste e i ricorsi al TAR del Lazio delle associazioni delle tv locali, le quali per imposizione del governo saranno le uniche società tv costrette a cedere le loro frequenze che saranno poi assegnate nella famosa gara. L’anticipo degli Switch-off è osteggiato fortemente dalle associazioni come FRT e Aeranti-Corallo, uscite recentemente da DGTVi, che accusano inoltre MSE e governo di avere disposto delle norme a favore delle tv nazionali (cioè l’impossibilità di veicolare sui canali contenuti nazionali) che porteranno inevitabilmente al collasso il comparto delle emittenti regionali.

I dissensi sull’anticipo del passaggio al digitale terrestre entro il 2011 arrivano pure dalle Regioni interessate. Dalla Regione Umbria l’assessore alle infrastrutture tecnologiche immateriali Stefano Vinti mette nero su bianco le posizioni della giunta: «Esistono delle difficoltà tecniche emerse tra le emittenti locali umbre e abbiamo dunque ribadito la nostra contrarietà all’ipotesi dell’anticipazione alla fine del 2011 della transizione al digitale terrestre. Un’ipotesi sulla quale la presidente della Regione Marini aveva già espresso il suo parere negativo nel settembre scorso, all’allora sottosegretario Paolo Romani». Il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani, in vista di un possibile Switch-off della Toscana nel prossimo mese di giugno, ha dichiarato: «Questo è preoccupante perché il passaggio doveva avvenire, invece, nel primo semestre 2012 e in Toscana non siamo pronti. Lo Switch-off causerà problematiche agli utenti e anche alle emittenti televisive, specie quelle locali». Anche dalla Sicilia arrivano gli ammonimenti dal presidente del Corecom Sicilia Ciro Di Vuolo: «La Sicilia è impreparata ed occorre evitare disservizi agli utenti» ha dichiarato a La Repubblica.

Dunque in molti non gradiscono questo possibile, ma forse irrealizzabile, nuovo calendario degli Switch-off, voluto fortemente dal Ministero, DGTVi, Agcom e soprattutto dal duopolio Rai-Mediaset del mercato tv, ansiose di espandere e ampliare audience e frequenze. Azzardando un’ipotesi, il nuovo programma dei lavori di spegnimento della tv analogica e dell’attivazione di tutti i segnali digitali, come proposto dall’Agcom, potrebbe coinvolgere Toscana, Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e Liguria entro il primo semestre dell’anno corrente, e Basilicata, Puglia, Sicilia e Calabria nella seconda parte del 2011. I nodi sulla questione, secondo voci di corridoio provenienti dal Ministero, verranno sciolti probabilmente entro il 15 febbraio, data della possibile prossima riunione del CNID.

Aggiornamento 16/02/2011: slittano ancora le decisioni del Ministero dello sviluppo economico sulla definizione del calendario degli Switch-off del digitale terrestre per il 2011. Fonti interne al governo parlano di un rinvio della riunione del CNID, che avrà il compito di approvare il calendario del passaggio, al 24 febbraio 2011.

Aggiornamento 21/02/2011: la definizione del calendario degli Switch-off 2011 del passaggio al digitale terrestre slitta nuovamente. Secondo digital-sat.it la riunione del Comitato Nazionale Italia Digitale è stata ancora una volta rimandata, e dovrebbe tenersi martedì 1° marzo. Sono ancora aperte infatti tutte le problematiche che impedirebbero un possibile anticipo del passaggio completo di tutte le regioni italiane non ancora digitalizzate, come richiesto dall’Agcom. Il ministro dello sviluppo economico Romani, in una recente intervista, ha fatto intendere che è  ancora possibile che la transizione al digitale non si concluda entro quest’anno e continui, come previsto dall’attuale calendario, anche nel 2012.

Aggiornamento 01/03/2011: rinviato ancora di 15 giorni la definizione del Calendario degli Switch-off. Il Ministro dello sviluppo economico Romani, al termine della riunione fiume del Comitato Nazionale Italia Digitale svoltasi oggi, ha presentato la proposta di nuovo Calendario Nazionale per il completamento del passaggio alla televisione digitale. La proposta, che dovrà essere ridiscussa a metà mese, prevede un anticipo di sei mesi rispetto alla data ultima oggi prevista di fine 2012, ed è così articolata:
II° semestre 2011 – Liguria, Toscana. Umbria, Marche, Abruzzo, Molise;
I° semestre 2012 – Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia.

Marco Rossignoli (coordinatore di Aeranti-Corallo) afferma all’uscita della riunione del CNID che ancora non è stato definito nessun calendario per gli Switch-off del 2011. Troppo ampia è la distanza tra le posizioni delle associazioni delle tv locali (penalizzate dal passaggio con ben 9 frequenze in meno) e di  alcune regioni schierate in difesa delle emittenti regionali, e il governo e le tv nazionali che invece vorrebbero anticipare la transizione. Tutto è rinviato probabilmente al 17 marzo…

Aggiornamento 14/04/2011: Il CNID approva il nuovo calendario 2011/12 degli Switch-off del digitale terrestre

Aggiornamento 23/06/2011: Switch-off 2011: definite le date non ufficiali del calendario del passaggio al digitale terrestre

Aggiornamento 08/07/2011: arriva l’ufficialità dal Ministero per le date degli Switch-off del 2011

24 thoughts on “Switch-off 2011, il calendario del passaggio al digitale terrestre si fa attendere

  1. Pingback: notizieflash.com
  2. Ma se la Liguria è stata rimandata a causa delle interferenze con la Toscana, come fanno a passarla in una data diversa (6 mesi? ) rispetto alla Toscana?;
    allora tanto valeva passarla subito nel 2010 senza rinvii.

    1. Ciao Mauro,
      lo switch-off della Liguria è stato rimandato nel 2010 per evitare che si verificassero le grosse problematiche che le caratteristiche del territorio ligure comportano nella diffusione dei segnali tv. Il passaggio è stato saggiamente rinviato al 2011 in modo da organizzare meglio la transizione in digitale dei numerosi ripetitori, per non causare grandi disagi alla popolazione, e per non creare interferenze e sconfinamenti di segnale con le regioni del sud della Francia, che tra l’altro passeranno al digitale terrestre quest’anno. I problemi di interferenze con la Toscana verranno affrontati al passaggio della provincia di La Spezia, che secondo l’attuale calendario ufficiale del passaggio è compresa nell’Area 9 con la stessa Toscana, la provincia di Viterbo e l’Umbria.

  3. speriamo siano solo voci nn ufficiali anche perchè apprendo questa notizia anche in un forum che io visito che parla anche di digitale, io spero nn si cosi , perchè sarebbe una tragedia sempre silittare slittare.

  4. Si torna finalmente a parlare di switch off: dopo gli ultimi passaggi completati a metà dicembre 2010, ha finalmente una data la prossima riunione del CNID (Comitato Nazionale Italia Digitale), chiamato a decidere il calendario degli spegnimenti analogici delle restanti regioni italiane.

    Con il passaggio del Nord Italia sono attualmente dieci le regioni ancora da digitalizzare: Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, oltre alla provincia di Viterbo accorpata, per ragioni tecniche, alla Toscana.

    Il calendario oggi in vigore – così come ancora campeggia sul sito del Ministero – prevede il passaggio della Liguria entro il primo semestre 2011, insieme a Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. Un piano decisamente irrealizzabile adesso e che verrà rivisto il prossimo 1° Marzo nella riunione fissata presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico.

    Tra le proposte che verranno prese in esame vi è anche quella dell’Agcom che aveva calendarizzato le rimanenti regioni per terminare l’intero processo entro la fine di quest’anno. Più probabile invece che qualche regione slitti ai primi mesi del 2012, come si intuisce leggendo tra le righe alcune recenti affermazioni del ministro Romani.

    Giorgio Scorsone
    per “Digital-Sat.it”

  5. U.C.E.P.E. (Unione Cittadini Esperti Professionisti Europei) Onlus
    sede legale:
    Via Castelletto Stura, 316
    12100 Cuneo
    Preg.ma Redazione,
    con la presente vorrei sottoporre alla Vs. attenzione il seguente video di “Comunicazione Sociale”
    “La gerarchia dell’alveare” eseguita da Zuleika , con disegni realizzati da alunni delle scuole del Piemonte e del Friuli
    ecco i link: http://www.youtube.com/watch?v=PjzX4XiBVjQ
    qui sotto il link col codice da incorporare:
    Il testo della canzone è ispirato dall’ attuale problema della moria delle api.
    Questo insetto molto importante per la salvaguardia del nostro eco-sistema è messo a dura prova dall’ inquinamento chimico e dalle onde elettromagnetiche.
    Di questo problema, oltre ai vari organismi nazionali e universitari, se ne è occupata anche la Comunità Europea grazie al lavoro di un gruppo di esperti indipendenti.
    “ We Save The Bees “ è il titolo del loro appello ai vari esponenti europei – e non solo – per la salvaguardia di questo importante “insetto” che è una “sentinella” della salute del nostro territorio ed eco-sistema.
    Come si vede, il tema trattato non è banale o superficiale, ma ci informa sul pericolo che il ns. pianeta e l’uomo corrono per l’ eventuale scomparsa dell’ ape.
    Nel riprendere il concetto espresso da Einstein, “ se scompare l’ ape, per l’ uomo rimangono solo quattro anni di vita “ , si può capire quanto per l’uomo la scomparsa di questo insetto sia una tragedia che potrebbe portare grandi conseguenze e forse anche alla sua estinzione.
    Comunque vogliamo dare un segnale di speranza, non solo per l’ ape, ma anche per l’ umanità.
    Finché ci sono persone e enti sovranazionali sensibili a queste ed altre problematiche che riguardano la “salute” del pianeta e dei suoi abitanti e che si battono per mantenere entro un giusto equilibrio e con un’ ottica ecologica lo sviluppo “industriale e civile” dello stesso, abbiamo anche la speranza di poter consegnare alle future generazioni un mondo migliore.
    Ringrazio per la Vs. attenzione e rimango a disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento.
    Cordialmente.
    Aldo Regolo
    i nostri contatti:
    [email protected]
    [email protected]
    Tel. +39- 347 64 54 119
    il nostro conto corrente postale per un piccolo aiuto alla ricerca per debellare la varroa destructor:
    C.C. postale N. 68375310 intestato a: A.S.C.D.S.G. Causale: salviamo le api

  6. Marco Rossignoli (Aeranti -Corallo): «Dopo lunga discussione, la riunione odierna (del 1° marzo) è stata rinviata di quindici giorni senza ancora definire alcun calendario. Nel corso della riunione Aeranti-Corallo ha evidenziato che la riduzione delle frequenze originariamente previste per le tv locali dal piano nazionale di assegnazione, da 27 a 18, non permette in alcun modo di procedere agli switch off nelle aree ancora da digitalizzare. Infatti con tale esiguo numero di frequenze, non è assolutamente possibile che tutte le tv locali delle aree ancora da digitalizzare ricevano le assegnazioni frequenziali e divengano operatori di rete. In particolare il numero di 18 frequenze è assolutamente insufficiente nelle Regioni Toscana, Puglia, Calabria, Sicilia e Abruzzo e, comunque, sussistono rilevanti difficoltà anche nelle altre regioni in relazione alle esigenze di coordinamento tecnico con le trasmissioni televisive digitali dei paesi esteri confinanti.
    A conferma della delicatezza della problematica i rappresentanti di molte Regioni hanno espresso forte preoccupazione per le problematiche delle televisioni locali connesse al processo di transizione.

    Auspichiamo ora che il Ministero dello Sviluppo economico, in vista della prossima riunione del Cnid, individui nuovi percorsi per la transizione nelle Regioni ancora da digitalizzare che non penalizzino il comparto televisivo locale e mantengano inalterato il ruolo dello stesso sul territorio».

  7. Nuova riunione del CNID il 14 aprile

    Il governo ho fissato per il 14 aprile alle ore 10 l’ennesima riunione del CNID (Comitato Nazionale Italia Digitale) per definire i calendari degli Switch-off del digitale terrestre.
    Voci di corridoio non confermate prevedono drastiche decisioni sulla pianificazione del passaggio, dati i forti attriti con le associazioni delle tv locali:
    gli Switch-off potrebbero quindi essere rimandati tutti al 2012 con la Liguria, la Toscana e l’Umbria legate dallo Switch-off del sud della Francia e della Corsica passerebbero al digitale terrestre nel febbraio/marzo del prossimo anno. Di seguito sempre nel primo semestre del 2012 toccherebbe a Marche, Abruzzo e Molise. Infine per Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata lo Switch-off sarà eseguito nel secondo semestre del 2012, molto probabilmente da settembre fine a dicembre.

    1. Ciao Paolo,
      le date precise non sono state stabilite ancora. La tua regione dovrebbe fare lo switch-off tra settembre e dicembre (è più probabile che avvenga nei primi mesi).

    1. Ciao Mauro,
      per le date precise si deve ancora aspettare. Si auspica solamente che lo switch-off in Toscana sarà effettuato tra settembre e dicembre (forse). Intanto il ritardo accumulato per il passaggio al digitale terrestre, in origine la tua regione doveva passare in questi mesi di primavera, sta provocando i primi disservizi. Lo switch-off del digitale nell’isola francese della Corsica ha costretto la Rai a spegnere i segnali del secondo multiplex diffuso nella regione, perciò fino alla fine dell’anno non potrai più vedere i canali Rai Sport 1 e 2, Rai Storia, Rai Gulp, Tv 2000.

  8. se ti puo interessare,qui a Montemurlo(Prato)non ce mai stato il segnale della Rai in Digitale Terreste!
    gli unici canali che vediamo e che si vedono da due anni sono:
    Rete 4,Canale 5,Italia Uno,Iris,Me,Boing,Deejay TV,Cielo,TG Mediaset!questi canali si vedono bene!
    La5,La 7D,Mediaset Extra,MTV,RTL 102.5 TV si vedono male!
    cera’ SI Sport Italia che si vedeva bene e da oltre un mese che non si vede piu’!
    e anche il canale della Moto GP,cera ed e’ sparito!un canale che mi interessa tantissimo!
    ciao a presto

  9. Qui a Pisa, Toscana, da oltre 6 anni vediamo in DGTV tutti i canali RAI ( eccetto quelli in HD e Rai 5,Scuola e pochi altri, che arriveranno con lo switchoff..si spera )i Mediaset, La 7 e di diverse locali affiancati all’analogico. Quando piove, non è il cavo che si bagna, ma come con la parabola di Sky il segnale digitale ” scroscia ” ma lo farebbe anche alla massima potenza. Ormai tutti in casa abbiamo almeno un decoder Zapp o con lettore card e i più ormai 1 o più TV con decoder integrato e molti addirittura in HD. Si fanno sempre le cose all’Italiana, problemi per fare un buco nella sabbia!!

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