Numerazione canali dtt, decide l’Agcom

DGTVi, FRT (Federazione Radio Tv), DFree e Aeranti-Corallo (azienda network radio) hanno raggiunto l’intesa sull’annosa questione della numerazione dei canali del digitale terrestre, stabilendo i blocchi destinati ai canali nazionali e a quelli locali. L’accordo passerà però al vaglio dell’Agcom che avrà l’ultima parola in capitolo.

Il problema è dibattuto dal lontano 2007. Tutte le emittenti adottano un sistema di numerazione LCN (Logical Channel Number) che assegna automaticamente la posizione del canale nella lista che elenca le stazioni. Molti decoder dtt e tv di ultima generazione hanno questo sistema (per la cronaca i decoder distribuiti coi contributi statali in Sardegna ne erano privi). Secondo la Federazione Radio Tv locali la classificazione in lista automatica penalizza fortemente i canali locali, perchè le emittenti nazionali del consorzio DGTVi hanno mantenuto i primi posti su questa numerazione rafforzando la posizione dominante a danno delle altre tv nazionali e locali. Rai, Mediaset, La7, Mtv e Rete A occupano le prime 9 posizioni della lista e sono inamovibili.

L’accordo raggiunto quindi dispone delle linee guida per le altre posizioni in lista. Dal 10 al 19 ci dovrebbe essere posto per le televisioni locali, ordinate secondo una classificazione di contributi dei Corecom regionali. I numeri dal 20 al 49 saranno occupati ancora dalle emittenti nazionali divise per blocchi: prima i canali per bambini, poi quelli generalisti o semi-generalisti (Rai 4 o Iris per esempio), gli sportivi e quelli dedicati all’informazione. Dal 50 al 90 ancora le tv locali. Di seguito si alterneranno dei blocchi tra nazionali e locali. Dal canale 300 invece partiranno le offerte a pagamento in pay-per-view.

Fonti: digital-sat.it |   newslinet.it

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