Valle d’Aosta, il digitale del malcontento

La Valle d’Aosta ha concluso il passaggio dall’analogico al digitale tv, ma il salto di qualità nella ricezione dei canali nazionali, promesso dalla Regione e dalle associazioni come DGTVi, non c’è stato. Gli utenti delle valli valdostane (Val di Rhêmes, Valsaverenchea, Valgrisenche, Etroublesa e Bosses) che da anni  ricevevano in analogico solamente i tre canali Rai, un’emittente svizzera (TSR) e una francese (Antenne 2), dallo switch-off devono accontentarsi degli stessi canali in digitale.

Il malcontento e le proteste dei cittadini non si sono fatte attendere. Un’albergatrice di Rhêmes-Nôtre-Dames lamenta i disservizi del servizio pubblico: «Immaginavo di poter accedere tramite il digitale terrestre a tutto il bouquet Rai  e quindi credevo che cambiando tutte le televisioni nell’hotel avrei offerto ai miei clienti un servizio più che soddisfacente, ma sorpresa: qui non è previsto niente di più che Rai1, Rai2, Rai3, Antenne 2, Tsr e quattro canali radiofonici della Rai».

La signora però, come tutti gli utenti delle valli,  paga il canone Rai per avere un servizio pubblico completo. Sono lecite quindi le sue proteste. Come sono valide le lamentele di molti altri utenti tv che facevavo affidamento sulla tv satellitare di Sky per accedere ai canali nazionali pubblici e privati. Ma la strategia di oscuramento di molti programmi Rai e Mediaset sulla piattaforma satellitare ha costretto i valdostani ad acquistare il decoder e fare ricorso all’assistenza di un antennista, per ricevere poi ahimè gli stessi pochi canali della tv analogica.

Fonti: aostasera.it

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